Da uno spazio vuoto a uno spazio per la comunità
di Labirinto cooperativa sociale
Emozione, meraviglia, semplicità. Queste sono le parole usate da Giada, operatrice della cooperativa Progetto Popolare di Montescaglioso (MT), per raccontare la sua esperienza nel punto ad alta intensità educativa a Matera.
Uno dei punti del progetto Caleidos è migliorare la condizione sociale e culturale dei territori più fragili e tra questi, la rivalutazione degli ambienti periferici, favorendo la costruzione di reti collettive, dinamiche collaborative tra istituzioni pubbliche, private, terzo settore e comunità locale, con l’intento di rispondere ai bisogni reali delle persone che abitano il territorio e, in particolare, di tutte le bambine e i bambini nella fascia di età 0 – 6 che vivono la condizione di povertà educativa.
Seguendo gli obiettivi del progetto nazionale, gli operatori di Progetto Popolare stanno realizzando l’azione 2 di Caleidos: l’attuazione e la gestione di presidi e punti ad alta densità educativa. Dopo avere individuato uno spazio periferico di Matera, Giada ed altri operatori della cooperativa si stanno impegnando per fare in modo che diventi “un ponte che metta in comunicazione e relazione le famiglie fragili con i servizi pubblici”.
Una struttura vuota e disadorna diventa così un ambiente pieno di vita che accoglie le necessità di chi vive disagi economici, sociali e relazionali, condizioni che non di rado caratterizzano i centri periferici delle aree urbane e metropolitane; uno spazio comunitario frequentato da tutti coloro che vivono il territorio, con attenzione ai più piccoli e ai loro genitori.
Lo scorso ottobre gli operatori di Progetto Popolare hanno rilevato un locale vuoto e in disuso: due ambienti molti luminosi a piano terra, facilmente accessibili da tutti. Con impegno ed energia Giada e gli altri hanno riempito il bilocale non solo di elementi decorativi e di arredo colorati per renderlo più accogliente e confortevole, ma soprattutto di contenuti rivolti all’ infanzia e alla genitorialità.
Al momento il punto ad alta intensità educativa offre un supporto per le famiglie fragili seguite dal consultorio e dal dipartimento di neuropsichiatria infantile del presidio ospedaliero materano; qui genitori e bambini riescono a trovare un supporto negli operatori che rispondono ai loro bisogni psicologici, sociali e sanitari, orientandoli e affiancandoli anche nei compiti formativi ed educativi.
L’obiettivo di Giada e degli altri operatori è rendere nei prossimi mesi il punto ad alta intensità educativa un centro per le famiglie: un luogo di incontro, confronto di esperienze e di integrazione, dove le mamme e i papà che affrontano situazioni complesse, possano ottenere un supporto concreto e professionale, un valido sostegno emotivo e relazionale per (ritrovare) il benessere psicologico e sociale.
Il centro diventerà uno spazio ricreativo di qualità per i bambini con difficoltà e fragilità e per tutte le bambine e tutti i bambini in età prescolare del territorio che, a oggi, non hanno un luogo dedicato alla loro crescita e al loro sviluppo psico-fisico. Con il tempo verranno strutturati laboratori ludici e di pittura e lettura, già in fase sperimentale al nido di Montescaglioso, e allo stesso tempo saranno organizzate attività dedicate a donne in attesa e tanto altro ancora.
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