Da solo e con una marea di preoccupazioni: il mio Inferno dantesco

di

Riccardo, 9 anni

Mi sono sentito solo e con una marea di preoccupazioni: come riusciremo a uscirne, come sarà il mio futuro, ma anche la paura di perdere le persone a me più care. Mi hanno pesato le restrizioni, la DAD, le mascherine.

Sembrava di vivere in un film di fantascienza: non passare le domeniche con tutta la famiglia, dover annullare un viaggio a Barcellona, andare in bici, fare sport, passare il tempo libero con i miei amici.

Non è stato semplice non avere la possibilità di condividere momenti, sentimenti e anche emozioni. In una sola parola, solitudine.

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In ospedale, fatto il tampone, mio padre è risultato positivo ed abbiamo dovuto farlo anche io, mia madre e mia sorella. Io ero asintomatico, invece mia mamma e mia sorella sono state male.

Il futuro è nelle nostre mani e noi dobbiamo farne qualcosa di utile

Il grande valore della forza interiore è una cosa che ho capito col tempo e che ora esercito pienamente. Tutti dovremmo fare la nostra parte se desideriamo uscire da questo labirinto.

Da più di un anno mi sembra di vivere in un tunnel infinito

Ma come tutti i tunnel anche questo avrà una fine, portandoci così a rivedere la luce.