Non mi abituo a parlare con gli altri attraverso un monitor

di

Gennaro, 9 anni

“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura, che la dritta via era smarrita”.

Io mi sono ritrovato nella selva oscura durante la chiusura di tutto, in quel momento mi mancavano i miei amici, il mio sport, la scuola, LA MIA VITA DI SEMPRE.

A un certo punto mi sono stancato dei miei familiari, e ho pensato che quel momento non finisse mai più. Le mie giornate erano monotone e noiose, questa cosa mi portò a mangiare di più, le mie ore di svago erano in giardino di casa giocando con le mie piccole cugine, questi momenti mi aiutarono a superare il periodo più brutto della mia vita.

Nonostante ancora oggi non siamo completamente liberi di vivere pienamente la nostra vita, in cuor mio, credo di aver superato il periodo più difficile, anche se, ammetto, che il cambiamento improvviso di vita che abbiamo subito, mi ha lasciato un po’ disorientato.

Ancora oggi, a distanza di un anno, non mi sono abituato a parlare con le persone attraverso un monitor: questa situazione mi rende molto triste. Fin da piccolo, infatti, la mia mamma mi ha invogliato a frequentare gli amici, a praticare sport, a fare viaggi e gite e in questo lungo periodo di pandemia, mi sembra di essere in prigione.

Tuttavia, le persone che mi stanno intorno, provano in tutti i modi a non farmi mancare nulla e a rendere le mie giornate serene e sempre diverse Mi auguro che questa brutta situazione passi in fretta.

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