La mia famiglia il mio Virgilio, che ha saputo rallegrare le mie giornate

di

Greta, 11 anni

Tanti auguri Dante!
Non ti conoscevo abbastanza fino a qualche mese fa, fino a che mi sono imbattuta nel tuo capolavoro, nel tuo meraviglioso viaggio che mi ha fatto riflettere e insegnato tanto.
Come Dante, anche se non nel mezzo della mia vita, mi sono ritrovata in una selva oscura. Sono stata catapultata nell’oscurità, all’improvviso, da un male invisibile e silenzioso ma che ha colpito velocemente e duramente me e tutta l’Umanità, una terribile pandemia!

Non ne conoscevo nemmeno il termine, ma presto ho dovuto fare i conti con lei, mi ha stravolto completamente la vita. D’improvviso ciò che era normale non lo è stato più, i miei occhi non hanno potuto più vedere ciò che quotidianamente vedevano, cioè i miei nonni, i miei amici, la mia scuola. Ci è stato vietato tutto, mi sono sentita in un colpo trasportata all’Inferno.

Inizialmente è stato molto difficile, vedevo i miei genitori molto preoccupati, spesso in lacrime, mio padre ogni sera tornava a casa sempre più abbattuto, era molto silenzioso e i suoi occhi erano tristi, anche se cercava di non darlo a vedere. Da medico era esposto in prima persona e di conseguenza esponeva anche noi al pericolo. Non mi era concesso un suo abbraccio, o il semplice stargli accanto. È stato davvero uno strazio per me.

Sono stati mesi difficili, pieni di sconforto, tristezza, paura, soprattutto paura di non farcela, di perdere le persone care, sembrava di vivere in un film americano con la differenza, però, che la soluzione immediata alle catastrofi più assurde che si vedono al loro interno non erano cosi facilmente trovabili.

Mi è mancata la mia quotidianità, la vita di tutti i giorni, la semplicità di una passeggiata con le amiche, la magia del Santo Natale, perché, ahimè! anche il poter festeggiare questa magica festa ci è stato negato.

Come Dante, però, ho avuta la giusta guida, il giusto Maestro che mi ha aiutata in questo duro cammino: la mia famiglia, che ha saputo rallegrare le mie giornate, risollevarmi dalle angosce, mi ha aiutato a non aver paura, ad accettare giorno per giorno la vita così come ci era concessa. Ha saputo farmi apprezzare le piccole cose, i piccoli gesti che, il più delle volte ,sono dimenticati quando si è travolti dall’abitudine. E’ riuscita a portarmi alla fine del tunnel, fuori dall’Inferno dove ho potuto rivedere la luce, così come Dante quando è riuscito a “ riveder le stelle”.

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