Come restare vicini: cosa succede in Friuli Venezia Giulia e Veneto

di

Stiamo attraversando un momento difficile che sta stravolgendo la quotidianità di ciascuno. In questa situazione particolare e complicata per tutti, è ancora più importante supportare i piccoli e le famiglie, affidando loro strumenti utili per affrontare questo lungo periodo in casa. Ecco allora come la cooperativa sociale Itaca, guida del progetto Caleidos in Friuli Venezia Giulia e Veneto, si sta organizzando per restare vicino ai bambini e alle bambine e alle loro mamme e papà.

In Friuli Venezia Giulia continuano ad essere attivi due patti educativi di famiglia, mentre sono sospesi gli altri. Le operatrici, impegnate nei patti educativi al momento non attivi, continuano però a mantenere i rapporti con le famiglie: si sentono dalle due alle tre volte a settimana e, dove è possibile, hanno attivato un supporto didattico educativo on-line, prestando consulenze alle mamme e ai papà che richiedono consigli. I genitori sanno infatti che, per necessità che possono essere gestire a distanza, possono contattare telefonicamente gli educatori.

Nel frattempo, alcune educatrici coinvolte in Caleidos stanno già progettando mini interventi di supporto di didattica on-line, per non lasciare soli per troppo tempo bambini e famiglie. Una delle prime attività messe in atto è la mappatura degli strumenti e dei dispositivi di connessione a disposizione delle famiglie, coì da capire come orientarsi nella realizzazione della attività a distanza. Questi interventi non sono solo dedicati ai piccoli (0-6 anni) che già seguono le attività e i laboratori Caleidos, ma si rivolgono anche ai loro fratelli e sorelle maggiori.
Come organizzare le attività estive per piccoli gruppi? Questo è l’interrogativo che risuona spesso nelle menti degli operatori ed è un’ottimo stimolo per pensare al futuro con ancora più entusiasmo!

La situazione in Veneto è un po’ diversa. Le attività promosse come progetto Caleidos coinvolgono comunità che al momento sono messe a dura prova dal virus covid-19. Per questo motivo, seguendo le direttive ministeriali e in accordo con i partner locali, sono stati sospesi i patti educativi di famiglia. Ciò non toglie che i rapporti creati sia con le famiglie coinvolte nei patti educativi, sia con la attività nei punti ad alta intensità educativa, sono ben saldi. Le educatrici continuano a dare consigli, indicano attività, sentono i bambini: cercano cioè, nel limite delle possibilità, di restare in contatto e vicine a tutte le bambine e i bambini incontrati in questo anno grazie a Caleidos.
Un esempio tra tutti, il punto educativo aperto nella Biblioteca comunale di Cappella Maggiore (TV). Qui l’operatrice che segue le attività Caleidos utilizza la pagina Facebook della biblioteca per diffondere e far arrivare ai bambini e alle mamme attività, video e utili suggerimenti per affrontare queste lunghe giornate in casa.

https://www.facebook.com/CooperativaItaca/videos/vb.130702813679111/520560458859327/?type=2&theater

Ti potrebbe interessare

Caleidos Veneto: buone prassi di trasferibilità

di

“Caleidos Veneto: buone prassi di trasferibilità. Affrontare la povertà educativa delle famiglie con bambini 0-6 anni” è il titolo del convegno che lo scorso 26 novembre 2021 ha concluso all’auditorium del centro culturale Conti Agosti di Mareno di Piave (Tv) i tre anni di attività del progetto Caleidos in Veneto.

Al Farfabruco i bambini tornano a giocare

di

A Pordenone il servizio sperimentale innovativo al nido d’infanzia Farfabruco, rivolto ai bambini 0-3 anni nell’ambito del progetto Caleidos.

CaleidoSguardo: materiali e video dell’evento conclusivo del progetto Caleidos

di

La cartella stampa e la diretta dell'evento conclusivo del progetto Caleidos, di venerdì 28 febbraio 2022 a Torino.