Per il primo anno, un Natale solitario e privo delle nostre tradizioni
di Con i Bambini
Valeria, 13 anni
In questo periodo stiamo vivendo un momento storico in cui è molto frequente trovarsi nella selva oscura in cui si è trovato Dante; un momento di smarrimento in cui l’unica cosa che vorresti è quella di tornare alla normalità.
A me è capitato durante le vacanze di Natale.
Tutti gli anni, durante le vacanze di Natale, vedevo i miei parenti che abitano in varie regioni d’ italia. Ero abituata ad andare a trovarli e passare insieme le vacanze, ma quest’anno non è stato possibile a causa della pandemia.
Inizialmente ero felice di passare un Natale in famiglia: io, mio padre e mia madre; perchè in tutta la mia vita non era mai capitato di festeggiare il Natale da soli. Però, arrivata la vigilia di Natale, mi sono sentita un pò triste e “sola” perchè mi mancavano i miei nonni , i cugini le zie e gli zii.
Ripensavo alle cene degli anni passati e alle buffe tradizioni che avevamo all’arrivo di Babbo Natale e tutto ciò mi mancava farlo in compagnia. Il bello del Natale è anche quello dello stare insieme alle persone care, il giorno dell’ anno in cui sai che rivedrai i parenti o gli amici che nel corso dell’anno non hai visto,è quel giorno in cui sai che mangerai quel delizioso piatto che la tua nonna cucina per quel giorno speciale, è quel giorno in cui sai di ricevere i regali che hai desiderato tanto e il mattino dopo dovrai chiamare tutti i parenti per ringraziarli del regalo che hai ricevuto…
Quest’anno invece è stato un Natale solitario; un Natale senza allegria. Gli anni passati era tutto diverso: andando in giro per la città, osservavo le decorazioni esposte nei negozi, le luci che illuminavano le strade e ascoltavo i “Buon Natale” che le persone si scambiavano salutandosi.
Tutto ciò mi piaceva e mi rendeva felice perchè capivo che si stava avvicinando il periodo più bello dell’anno, pieno di gioia e allegria. Quest’anno invece è sembrato quasi che il Natale sia arrivato senza che noi ce ne accorgessimo, silenzioso e inosservato. Per le strade non c’era la solita allegria degli anni passati e le persone sembravano tristi e indifferenti, prive di entusiasmo e piene di paura; i negozi erano chiusi e le decorazioni erano misere e tristi, le luci non creavano la stessa atmosfera di sempre.
Gli auguri sono stati scambiati solo via telefono attraverso videochiamate e messaggi.Durante la vigilia, io e la mia famiglia abbiamo chiamato i miei nonni e i miei zii e vederli ognuno a casa propria, soli, mi ha rattristato molto.
Nei giorni seguenti ho chiamato anche mia nonna materna e sono stata molto felice di sentire la sua voce dopo lungo tempo senza vederla; mi è dispiaciuto non aver passato il Natale con lei e con i miei cugini.
Fortunatamente le mie guide, come Virgilio o Beatrice per Dante, in questo momento di smarrimento sono state i miei genitori, con cui ho trascorso ugualmente un bellissimo Natale anche se diverso da tutti gli altri. Durante le vacanze ho incontrato le mie migliori amiche con cui ho trascorso dei momenti divertenti e che mi hanno tirato su il morale e fatto dimenticare la tristezza che provavo.
Spero che molto presto possa riabbracciare i miei nonni con spensieratezza e senza la paura di farli ammalare.
Vorrei ricominciare a giocare con i miei cuginetti più piccoli senza la mascherina.
Ora sono felice e speranzosa che tutto ciò prima o poi finirà e potremo tornare tutti alla NORMALITÀ!
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Ho deciso di raccontare proprio questa mia esperienza soprattutto per evitare tantissime altre situazioni come la mia e spesso anche molto più gravi.