Ho trascorso due compleanni a casa, mi mancano le persone care

di

Edoardo, 13 anni

Anche io come Dante mi sono ritrovato in una “selva oscura” confuso e smarrito a causa della paura per il covid-19.
Dopo un anno e tre mesi sono ancora chiuso nella prigione della pandemia ed ancora non so chi sarà il mio Virgilio che possa fare luce sulla via di uscita; il cammino è ancora duro, perché a 13 anni non so ancora quale sarà la strada che mi porterà all’età adulta e questo maledetto virus ha reso tutte le strade ancora più buie.

Il coronavirus mi ha costretto a restare chiuso in casa, lontano dagli amici, dai parenti e dai giochi all’aperto. A febbraio dell’anno scorso, quando ho sentito parlare della pericolosità del covid pensavo fosse una bufala, un’esagerazione dei giornalisti, ma con il passare del tempo mi sono reso conto che la realtà era diventata peggio di un film sull’apocalisse.

Il 4 aprile 2020 ho festeggiato il mio compleanno chiuso in casa, i miei amici mi sono stati molto vicini con dei bellissimi video messaggi. La mia speranza era di poter festeggiare insieme a loro quest’anno e invece la pandemia non mi ha permesso di condividere il giorno più bello dell’anno con i miei amici.

Spero che i medici trovino al più presto una via sicura che ci faccia uscire dal buio e dalla solitudine. Rispetto a tanta gente sono fortunato perché non ho perso persone care, ma stare lontano da loro mi pesa molto.

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