Dall’Inferno al Paradiso grazie alla danza

di

Alcune ragazze e ragazzi del liceo Campanella di Lamezia Terme (CZ), partner del progetto AppTraverso la Calabria, ballano una coreografia ispirata alla selva oscura di Dante.

Partendo dalla lettura del primo Canto della Divina Commedia, guidati da insegnanti e operatori, i ragazzi hanno immaginato che la selva oscura potesse essere paragonata al periodo di pandemia che stiamo vivendo.

Dall’analisi del testo si sono lasciati trasportare dalle emozioni vissute nell’ultimo anno. La distanza, la solitudine, la costrizione e il disagio. Ma anche la resilienza e la capacità di adattamento a un nuovo percorso di vita.

I passi di danza esprimono le emozioni contrastanti e gli obiettivi raggiunti.

Nel passaggio umano attraverso la selva oscura che dall’ Inferno porta alla luce del Paradiso, il traghettatore dei ragazzi è l’arte della danza.

Regioni

Ti potrebbe interessare

La mia playlist chiamata “vita”

Non ho più voglia di ascoltare le stesse canzoni, di vivere di nuovo le stesse emozioni. Ho voglia di scrivere una nuova pagina della mia vita.

Ero diventata un vegetale, allora ho capito che dovevo rialzarmi

A volte nella vita, ci sono periodi bui, dove ci si sente isolati dal mondo. Se si smarrisce la via, l’importante è cercare di ritrovarla, anche con l’aiuto di qualcuno.

Io come Dante: dal disagio alla felicità

Se il viaggio di Dante è una metafora, allora può anche non essere un viaggio vero e proprio, bensì un viaggiare all’interno di se stessi, del proprio animo per scoprire chi siamo e che cosa vogliamo.