Avevamo il cielo sopra la testa, ora abbiamo il pc davanti alla faccia

di

Niccolò, 10 anni

Per me la selva oscura, in cui Dante si è imbattuto nel mezzo del cammin della sua vita, è il buio che, incontrato a soli 9 anni appena compiuti, ha iniziato ad accompagnare le mie giornate rendendole terribilmente lunghe e malinconiche.

E’ arrivato nella mia vita… rivoluzionandone la quotidianità, in modo improvviso ed inaspettato, presentandosi con il nome di “Covid 19”.

Così, in questo ultimo anno, mi ha impedito di fare scuola in modo continuativo in presenza, di vedere i miei compagni, di frequentare la scuola calcio come ero solito fare, interrompendo di conseguenza sia il percorso scolastico che i rapporti sociali.

La mia vita è cambiata… costretto forzatamente a stare lontano da parenti e amici, e a restare esclusivamente a casa, con mia mamma, con mio papà e con mia sorella, dividendo la giornata tra video-lezioni, compiti e, alleggerendola con giochi e sperimentazioni di ricette di cucina.

Stiamo vivendo tutti un periodo di smarrimento e di paura assistendo ogni giorno a continui bilanci su contagi, ricoveri e tristi perdite che ci destabilizzano.

Tutto si è interrotto… avevamo sempre il cielo sopra la testa, ora invece abbiamo sempre il computer davanti la faccia e tanti pensieri in testa su cosa ne sarà del nostro futuro.

Ma in questo percorso fortunatamente anche io, come Dante, ho trovato il mio Virgilio: la mia famiglia, che mi ha aiutato a nn farmi perdere in questo buio, a non abbattermi, a reagire e a far prevalere la ragione e la lucidità, per quello che può certamente un bimbo della mia età, in modo così da essere in possesso di strumenti fondamentali per il raggiungimento di un equilibrio emotivo capace di attribuire le priorità ed il giusto valore ad ogni evento.

Si, perché è necessario comprendere che ciò che ci sta accadendo rappresenta, come lo è stato per Dante, solo una parte del percorso completo che la nostra vita riserva ad ognuno di noi, e ciò ci deve essere da stimolo a reagire per il nostro proseguo.

Lo sconforto iniziale quindi ha fatto spazio alla fiducia, alla speranza e alla fede e, giorno dopo giorno, supportato dai miei genitori e dalle mie maestre, che mi aiutano e mi indicano il giusto percorso da seguire per scorgere e ritrovare la luce e la serenità, sono certo che torneremo a riveder le stelle e che questa rimarrà solo una triste pagina di un lungo libro che è la vita.

Concludo però lasciando una considerazione maturata a fronte di una mia riflessione sul significato della selva oscura, metafora dalla quale siamo partiti: l’abbiamo associata al percorso di vita vissuto dal sommo poeta con il nostro periodo di vita contrassegnato tutt’ora dal Covid, uno smarrimento in entrambi i casi si… ma se nel primo lo ha voluto, poiché Dante è stato l’artefice della propria infelicità, nel secondo ci è arrivato involontariamente per negligenza altrui.

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