Noi adolescenti siamo stati privati di uno dei periodi più belli della nostra vita

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Benedetta, 14 anni

Di questi tempi essere adolescenti non è semplice.

Siamo sottovalutati sulla base degli ideali sbagliati di persone che non hanno alcun contatto con noi.
Siamo giudicati in tutto ciò che facciamo, e ciò genera in noi una certa instabilità, mentre gli adulti pensano di fare sempre la cosa giusta.

La nostra generazione è considerata “la rovina” di questo mondo. Credo che prima di giudicare ognuno debba porsi alcune domande. Non siamo robot, abbiamo dei sentimenti, troppo spesso privi di considerazione, soprattutto in questo periodo.

Da quando il Covid-19 è entrato a far parte delle nostre vite, le ha stravolte, esiliandoci da tutto ciò che poteva renderci felici e dalle persone che potevano aiutarci nei momenti difficili e non solo. Questa pandemia, personalmente, mi ha esiliata dal mondo esterno; le vite di tutti noi sono state scombussolate da essa, provocando un’enorme voragine che, con il tempo, sarà difficile da colmare.

Quando tutto è iniziato mi sono sentita sola ed abbandonata, ma fortunatamente è stata solamente una fase momentanea. In quel periodo era come se mancasse qualcosa di importante, come un pezzo fondamentale per completare un puzzle … così capii di aver smarrito la mia via.

Tale periodo mi ha portata via molto, era come se fossi bloccata in un sogno, anzi in un incubo, in cui non potevo fare nulla di ciò che desiderassi davvero fare. È stato molto difficile ritrovare la via ormai smarrita, ma grazie ai miei cari mi sono rialzata più forte di prima, con un’energia mai vista prima, con un sorriso a trentadue denti sul viso che è riuscito ad aiutare anche chi era attorno a me.

Con il passare delle ore, dei giorni, delle settimane, ho capito che sarebbe stato un lungo periodo di isolamento, così ho deciso di circondarmi di persone che davvero tenessero a me, anche se la parola “circondare” ormai sappiamo che va interpretata in modo diverso dal suo significato letterale, che mi hanno aiutata a ritrovare me stessa facendomi rinascere.

In quel periodo mi sono mancate molte attenzioni, molti gesti; ho sentito molto la mancanza dei gesti d’affetto dei miei nonni e mi è mancato lo sport, che mi ha conosciuta in tutte le mie sfaccettature … il nuoto.
Quando mi venne detto di non poter più continuare, mi sentii smarrita, poiché in quel periodo in cui iniziavano a scomparire i contatti, in cui nell’aria che respiravamo vi era la preoccupazione, persi anche il mio unico sfogo.

Decisi, però, di essere positiva, mi rincuoravo dicendo cose del tipo:”Resisti ancora un po’, è quasi finita”, oppure: “Tra un po’ potrai ritornare a fare ciò che ami fare con le persone che ami”, pur sapendo che ci sarebbe voluto molto altro tempo per ritornare a condurre una vita regolare.

A parer mio bisogna sempre vedere il lato positivo di ogni avvenimento che ci riguarda, infatti, anche in quest’occasione, fortunatamente, sono riuscita a trovare il lato positivo della situazione. Ho avuto la possibilità di poter passare giornate intere con la mia famiglia, visto che durante i giorni “normali” sarebbe stato impossibile poter passare del tempo tutti insieme, e sono grata di quest’opportunità preziosa.

Ho capito chi fossero davvero le persone che mi circondavano, ma soprattutto ho capito da quali persone volevo essere circondata. Fortunatamente, grazie alla tecnologia, che oramai fa parte delle nostre vite a tutti gli effetti, in questo breve periodo, sono riuscita a colmare questi pezzi mancanti, ma necessari, della mia vita.

Oltrepassato il periodo buio, ho iniziato a vedere la luce, come quando spunta il sole dopo una tempesta, come quanto un bimbo appena nato apre gli occhi per la prima volta, come quando a noi adolescenti è stato detto che potevamo iniziare nuovamente ad uscire con i nostri amici.

Come ben sappiamo, ancora oggi, le nostre vite non sono tornate alla normalità, poiché in questo mondo di menefreghisti, ognuno pensa solo a stesso. Dovremmo iniziare a pensare di più alle persone che ci circondano e fare di tutto pur di renderle felici, poiché il compito di un amico, di un fidanzato/a, una persona a te cara, non è quello di consolarti solamente nel momento del bisogno. Esse sono quelle persone che scegli di avere al tuo fianco qualsiasi cosa accada.

Credo che noi adolescenti di oggi siamo stati privati di uno dei periodi più belli della nostra vita, un periodo che nessuno potrà restituirci, quindi, per favore, dopo aver pensato a voi stessi, pensate anche a tutti quei ragazzi che non hanno potuto festeggiare il loro diciottesimo compleanno, a tutti quei ragazzi che sono stati privati dell’opportunità di creare i propri film mentali camminando fra le vie della città con la musica a palla nelle orecchie, a tutti quei ragazzi che hanno dovuto passare interi mesi chiusi nella propria camera a studiare tutto il giorno, pensate a ciò che ci è stato negato per tre lunghissimi mesi.

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