L’isolamento mi ha cambiato: ho sconfitto la mia timidezza

di

Sara, 14 anni

La selva oscura per me è lo smarrimento in cui puoi perderti durante il cammino della tua vita. In quest’ultimo periodo sento di aver smarrito “la diritta via” perché tutte le mie abitudini sono state sconvolte dalla pandemia. All’inizio pensavo che tutto si sarebbe risolto e quindi sarei tornata alla mia solita vita, ma con il passare del tempo, vedendo che niente migliorava, anzi la situazione continuava a peggiorare, mi sono resa conto quanto allontanarsi dagli amici, dal fare lezione a scuola normalmente e dallo scherzare tutti insieme fosse difficile.

Essendo tutto nuovo, inizialmente ero organizzata diversamente: mi allenavo, aiutavo la mia famiglia in casa. Ma pian piano tutto quello che facevo diventava più pesante, persino dormire mi veniva difficile.

Molti amici mi hanno lasciata sola, e quindi mi sono chiusa in me stessa e le uniche cose che facevo erano studiare e guardare film e non volevo nessuno vicino, solamente perché credevo che stando sola sarei stata meglio. Con il passare dei mesi, stare chiusa in casa e anche in solitudine, non erano la soluzione migliore e mi stavano facendo impazzire, ma per fortuna avevo vicino a me i miei genitori e mia sorella che anche se ero triste mi risollevavano il morale e facevano sì che ogni mattina avessi il sorriso.

A settembre 2020 i politici hanno fatto sì che tornassimo a scuola, ovviamente seguendo le norme anti-Covid per stare in sicurezza. Tutti hanno fatto il possibile, sia i dirigenti delle scuole che i politici, e noi stessi, ma i casi sono aumentati e quindi siamo tornati di nuovo tutti in videolezione. Per me è stato un trauma perché, avendo appena iniziato le superiori e visto il mio carattere molto introverso, non credevo sarei riuscita ad ambientarmi subito sia con gli insegnanti che con i miei compagni di classe. Per fortuna siamo diventati subito molto legati.

Ma quando sembrava che la situazione stesse migliorando, le varianti hanno iniziato a diffondersi in tutta Italia, e soprattutto quella inglese che colpisce principalmente i giovani. Oggi circolano nelle città e nei paesi e io sono molto agitata perché potrei contagiarmi e portare il virus nel mio paese e fare una catastrofe.

Aspetto ansiosamente il vaccino anche per noi così da poter vivere la nostra vita regolarmente.

Sono riuscita a ritrovare la “diritta via” durante l’estate in cui ho conosciuto nuove persone che sono state sempre vicino a me, anche se sttraverso i social, che hanno avuto una grande importanza durante il lockdown perché mi hanno permesso di avere contatti con l’esterno.

Quindi non mi trovo più in una selva oscura perché ho un sacco di persone che fungono da Virgilio, da guida durante i momenti più difficili e grazie a loro sono una persona diversa.

Anche il COVID ha portato cambiamenti positivi per quanto riguarda chi sono oggi, perché rimanendo a casa, e stando sola, mi sono resa conto di avere bisogno di qualcuno con cui sfogarmi e parlare di tutto ciò che mi passava per la testa. Quindi mi sono fatta avanti, ho messo la timidezza da parte e ho fatto amicizia con molte altre persone.

Spero dal profondo del mio cuore che tutti, come me, escano dalla loro selva oscura e ritrovino la diritta via e che questa situazione passi presto così da tornare a riabbracciarci e a stare tutti insieme.

Regioni

Ti potrebbe interessare

La paura, e la luce in fondo a quella selva

La paura è un sentimento universale e riguarda tutti, è comunque sempre una reazione al pericolo e pertanto positiva.

Lockdown: una selva oscura senza una via di uscita

Ricordo ancora il mio ultimo giorno di scuola “normale”. Avrei voluto sapere che quella sarebbe stata l’ultima campanella, che da quel momento tutto sarebbe cambiato.

Io come Dante: dal disagio alla felicità

Se il viaggio di Dante è una metafora, allora può anche non essere un viaggio vero e proprio, bensì un viaggiare all’interno di se stessi, del proprio animo per scoprire chi siamo e che cosa vogliamo.