Non mi piaceva più uscire, non riuscivo a studiare

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Davide, 13 anni

Il 2021 è l’ anno di Dante Alighieri che compie 700 anni e che noi studenti conosciamo nella sua bravura nello scrivere e per il suo saper esprimere concetti attraverso le righe delle sue opere. In un periodo come l’ adolescenza noi ragazzi ci potremmo sentire bloccati dalle difficoltà, in più in questo si è aggiunta la pandemia del covid-19 che sta andando avanti già da un anno.

Per molti psicologi questa situazione senza poter avere contatto con le persone riduce molte di queste a stare male e a rinchiudersi in una selva oscura, cioè un posto o anche un periodo della vita in cui la diritta via era smarrita e venire fuori da questo spesso è più difficile di quanto si pensa. Io voglio raccontare come ho vissuto tutto questo e come sono riuscito ad uscirne.

Io questo periodo l’ho vissuto bene ma non benissimo dato che ora noi giovani siamo fortunati grazie alle nuove tecnologie come possono essere il telefono, il computer e la playstation che anche se non fanno bene a parer mio per il dialogo tra persone e per la scioltezza fra di noi, almeno ci fanno passare del tempo che in questa situazione è una cosa importantissima.

Io infatti in questi mesi bui mi son sempre chiesto come avrebbero trascorso le ore in passato, forse arrivando a una conclusione; infatti secondo me prima tutto era valorizzato anche piccoli lavoretti di casa erano una gran cosa, ora invece si pensa solo alle tecnologie citate in precedenza.

Ma torniamo a me, che sono sempre stato un ragazzo che preferisce l’uscire al rimanere a casa, io che uscivo ogni giorno e trascorrevo ogni giorno a giocare a calcio per strada, immerso in una nuova realtà dove non si può uscire e dove l’unico passatempo è stare dietro uno schermo.

Questo periodo per me è stata la mia selva oscura e mi stava cambiando in negativo, non mi piaceva più uscire, non riuscivo a studiare, e il semplice dialogare mi era più difficile. In tutto ciò il mio Virgilio è rimasto una figura astratta che rappresenta il tempo, infatti passato questo brutto periodo è arrivata l’ estate con i contagi che diminuivano e regole da rispettare sempre minori.

Per riprendere le mie solite abitudini ci ho messo un po’, ma per fortuna ci sono riuscito. L’unico problema quel punto era l’uso della mascherina che era inevitabile, ma che portava svantaggi e scomodità per tutti. Quando stavo per uscire da questa situazione con il ritorno a scuola si è ripresentata la stessa situazione di marzo con una differenza, il poter uscire anche con delle norme. Questa è una gran cosa nonostante tutto ma non credo sia giusto vedere gente senza mascherina che prolungherà la mia selva oscura.

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