I ragazzi di Chieti raccontano e rivivono le tradizioni della loro terra.

Non si fermano le officine del Progetto T.E.R.R.A. nell’Istituto Pomilio di Chieti. Con T.E.R.R.A. che incanta “ruralità e tradizioni dall’Abruzzo” e T.E.R.R.A. che “Crea e Ricorda”. L’iniziativa è resa possibile dal progetto T.E.R.R.A. (Talenti Empowerment Risorse Reti per gli Adolescenti), una proposta progettuale, selezionata da Impresa Sociale CON I BAMBINI con l’obiettivo primario di contrastare la povertà educativa minorile.

I ragazzi del Ist. Pomicio di Chieti hanno continuato le loro attività in questo periodo, in Dad o in presenza ogni settimana per un’ora ciascuna. Due le due classi coinvolte: quarta SS e Quinta SS (Sociosanitario) seguono le attività laboratoriali sulle tradizioni e sui mestieri in Abruzzo, sotto la guida del prof. Massimo Pasqualone e del dott. Lorenzo Rossi. 

Massimo Pasqualone dell’associazione IRDI – Destinazione Arte e Dialetti d’Abruzzo, continua a trasmettere ai ragazzi della sua Officina lo stesso entusiasmo anche in questi tempi, un po’ più difficili anche per la scuola. Alcuni degli studenti che stanno frequentando l’officina, hanno prodotto degli scritti bellissimi. Si tratta di T.E.R.R.A. che rielabora: ruralità e tradizioni. La festa di Sant’Antonio Abbate, le tradizioni dall’Abruzzo che riempiono il calendario di gennaio: dove religione e storia si mescolano intorno al fuoco con canti tipici e carne alla brace.

Il dialetto, tesoro inestimabile della nostra terra d’origine. Radice da conservare e tramandare, come i ragazzi di Chieti hanno fatto in questi scritti.

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