Il suono del testo #2

di

Eccoci giunti al secondo incontro con “IL SUONO DEL TESTO”. Dopo aver sperimentato e scoperto nel precedente video alcuni suoni attraverso i respiri, cambi di velocità, virgole immaginarie e voci inventate, torniamo di nuovo alle nostre frasi.
Frasi che come ho già detto in precedenza, devono essere utilizzate negli esercizi senza l’ausilio della punteggiatura indicata al fine di poter essere il più neutre possibile, esenti da qualsivoglia interpretazione o intenzione o musicalità che spesso spontaneamente aggiungiamo quando leggiamo o ad alta voce o a mente. Questo tipo di neutralità permette di calarci sempre più a fondo nel nostro testo permettendoci di scoprire suoni differenti.

Clicca  per seguire la video lezione di Anna:

Anche questa volta iniziamo con un piccolo esercizio di riscaldamento dei muscoli facciali e dunque leggeremo le nostre frasi sostituendo tutte le vocali. A E I O U, risulteranno suoni strani e buffi ma vi assicuro che è un esercizio molto utile. Il secondo esperimento è quello del “COME FOSSE” e consiste nell’immaginarci tre diverse situazioni nelle quali le nostre frasi si trovano. Nel video le modalità scelte
sono:

1- COME FOSSE UNA FORMULA MAGICA
2- COME FOSSE UN SEGRETO
3- COME FOSSE UN TG

Potete ovviamente scegliere altri “come fosse”, l’importante è ascoltarsi e ascoltare come i suoni cambiano, come le parole acquistano diverso significato ma soprattutto possiamo scoprire come aldilà delle parole, a teatro, l’unica cosa che conta è l’intenzione. Sono le cose più importanti l’intenzione vocale insieme all’intenzione fisica, aldilà del significato delle parole. Le “intenzioni” muovono energia ed emozioni, i significati invece rimangono nell’ambito del razionale.
L’attore deve sempre sapersi muovere all’interno di queste due dinamiche differenti. Il terzo esercizio possiamo considerarlo un esperimento musicale. Prendiamo una canzoncina facile e conosciuta da tutti come “tanti auguri a te” e sostituiremo il testo originale con le nostre frasi. Anche in questo caso, la canzone da me proposta è solo un esempio, potete dunque scegliere una canzone diversa.

Concludiamo con l’esperimento del ritmo. Battendo le mani ad un ritmo da noi scelto, inseriamo ancora una volta il nostro testo. Utilizzando ritmi diversi vi accorgerete ancora di quanti suoni differenti scopriremo. Mi auguro che questi piccoli suggerimenti possano esservi di aiuto nel vostro
percorso che sia attoriale o no. Non dimentichiamo mai che il lavoro dell’attore si muove attraverso la
sperimentazione, il gioco e la scoperta di sé, degli altri e del mondo.

di: Anna Mingarelli – Teatro Labrys
Officina Terra che Emoziona

Hai perso la lezione 1 del Suono del Testo? Clicca qui per seguirla. 

 

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