DIFENDERSI DALLA INFODEMIA, QUANTO DALLA PANDEMIA.
di Nuovi Orizzonti
“Come facciamo a chiudere il numero del giornalino?”. La domanda sulla chat che coordina il laboratorio di comunicazione del Liceo Dè Andrè di Brescia rimbalza di studente in studente. Le scuole chiudono per Covid proprio quando dovremmo chiudere il nostro primo numero.
“Tranquilli, come siamo in contatto adesso, lo saremo nelle prossime settimane. Voi chiudete i pezzi e in attesa di tornare in classe parleremo d’altro”. “Di cosa?” domandano mostrando quella dote fondamentale, la curiosità, che fa la differenza proprio nel giornalismo. “Avete presente la pandemia in atto? Bene, noi parleremo della infodemia, che ci pervade quanto questo maledetto virus”.
Inondati di notizie diffuse senza alcun controllo, contraddittorie, se non addirittura false, ripartiamo dalle basi che avevamo espresso con tanta teoria e poca pratica: la differenza tra un fatto e un’ opinione, come verificare una fonte, scovare un clickbait.
Le lezioni a distanza diventano laboratori di analisi giornalistica. “Possiamo continuare comunque con questo lavoro anche in presenza?”. “Certo, proseguiamo. Ma non solo analizzando articoli, adesso siamo davvero pronti a scrivere consapevoli di che professione fondamentale e delicata sia il giornalismo. Ripartiamo, con o senza presenza!”
Di: Manuel Colosio
#terracheemoziona – Residenza IDRA
Foto di copertina scattata prima della pandemia emergenza Covid-19
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