GIOCOLÌ – IL GIOCO A “TUTELA” DI BAMBINO

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L’accompagnamento di bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità costituisce un ambito fondamentale del lavoro di cura e protezione dell’infanzia, inteso come l’insieme degli interventi che mirano a promuovere condizioni idonee alla crescita, a prevenire i rischi che possono ostacolare il percorso di sviluppo e a preservare e/o proteggere la salute e la sicurezza del bambino. (1)

L’équipe del progetto INVIOLABILI pertanto ha programmato e realizzato a partire dal mese di gennaio un laboratorio Giocolì, un’attività di gioco libero che coinvolge mamme e bambini dai 18 ai 32 mesi, un laboratorio che si pone come obiettivo quello di accompagnare la “genitorialità fragile” accompagnare e sostenere la genitorialità attraverso la costruzione di una relazione di aiuto. Il “percorso di accompagnamento” si inserisce in un processo più ampio, quello di presa in carico che l’équipe realizza in modo integrato e partecipato e che coinvolge risorse professionali e informali, basato sul riconoscimento, la valorizzazione e l’attivazione delle risorse (personali, familiari, di attivazione della rete formale e non) che consentono alle figure genitoriali di rispondere in maniera positiva ai bisogni di crescita dei bambini.

Giocolì è un’attività di gioco libero o gioco non strutturato, è un tipo di attività ludica che si svolge senza regole o parametri rigidi, dove i partecipanti hanno la libertà di esplorare, sperimentare e creare senza restrizioni predeterminate.

A differenza dei laboratori che seguono un insieme specifico di regole, il gioco non strutturato offre un ambiente aperto, permettendo ai bambini di seguire le loro inclinazioni, fantasie e interessi personali.

Durante Giocolì, i bambini possono inventare storie, costruire oggetti con materiali vari, giocare e muoversi in libertà. Questo tipo di attività offre anche un’opportunità per i bambini di sviluppare abilità sociali, comunicative e di problem-solving, poiché devono negoziare e cooperare con gli altri senza una guida rigida.

Durante le attività viene chiesto ai genitori di mettersi in gioco e partecipare attivamente ai giochi che i propri bambini scelgono di fare, così da entrare nel mondo ludico del proprio bambino. 

Ed è proprio su questo che l’educatrice e la psicologa lavorano ogni lunedì pomeriggio: tentano di creare uno spazio ad hoc per mamme e bambini, supportandole nella relazione con i propri figli, facilitando la lettura dei loro bisogni, rispettando i loro pensieri ed interagendo con loro in maniera più funzionale. Ascoltare i bambini, valorizzarli e supportarli crea un legame affettivo più solido, sereno e, soprattutto, sicuro.

Si lavora affinché possa rafforzarsi il loro legame e tentare di creare un attaccamento sicuro, qualora se ne ravvisi la necessità.

Questo dà modo agli operatori di osservare non solo la relazione tra mamma e bambino, ma anche, per esempio, tra fratelli, tra mamme, tra bambini che non si conoscono, di età e provenienza diverse.

Il laboratorio è nato con l’esigenza non solo di prevenire ogni forma di violenza osservando quelli che sono i fattori di rischio e rafforzare quelli di protezione, ma anche per creare uno spazio in cui le prese in carico del progetto INVIOLABILI possano trovare un luogo dedicato, rivolto a quei genitori che hanno necessità o sono obbligati dalle autorità competenti a rafforzare le competenze genitoriali.

 

(1) Linee guida Nazionali, L’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità. Promozione della genitorialità positiva, Ministero del lavoro e delle politiche Sociali.

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