TERRITORIO CHE VAI, AFFIDO CHE TROVI

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INVIOLABILI è un progetto nazionale che connette 4 regioni d’Italia per quel che riguarda la metodologia d’intervento e gli obiettivi da perseguire per tutelare e sostenere i minori da 0 a 6 anni vittime di violenza. Tale connessione tiene conto delle specificità territoriali delle 4 città di intervento che sono Bologna, Roma, Napoli e Bari.

Ogni città, pur rispondendo a quadri legislativi nazionali, ha anche sistemi di welfare e protezione diversi per tipologia di servizi pubblici, privati e per estensione geografica nonché regolamenti regionali specifici.

Nel contesto romano l’affido, ad esempio, avviene nella maggior parte dei casi con la sospensione della responsabilità genitoriale. La tutela del minore diventa di pertinenza del servizio sociale, nello specifico di tutori, e per il minore viene predisposto l’affido intrafamiliare o l’accoglienza in case famiglia.

Diversamente da alcune altre regioni, nel Lazio troviamo ancora molte situazioni in cui i minori, per le ragioni più disparate, sono affidati ai familiari che diventano quindi tutori del minore in condizioni ben differenti dall’affido extrafamiliare.

Se si vuole immaginare un intervento efficace in materia di affido intrafamiliare va tenuto ben presente il profondo legame tra i genitori affidatari e i genitori biologici, che a volte può essere anche conflittuale e problematico. Si viene a creare per i minori una situazione molto complessa e spesso contraddittoria, determinata dalla costante presenza delle stesse figure genitoriali sospese e la loro assenza di responsabilità.

L’intervento che il progetto INVIOLABILI prevede di realizzare in questo particolare ambito, non potrà prescindere dal lavoro con l’intero nucleo familiare. Si cercherà quindi di sostenere il lavoro svolto dai servizi sociali e dal terzo settore in maniera integrata, tenendo in considerazione tutte le dinamiche educative e psicologiche che s’innestano nell’affido in generale e in quello intrafamiliare nello specifico. Alcuni dei nuclei familiari che hanno un minore in affido intrafamiliare sono seguiti da educatori domiciliari con l’intento di accompagnare e sostenere il minore nelle sue fasi di sviluppo e di crescita, soprattutto in una fascia di età così piccola in cui la relazione con il caregiver è molto importante.

Riteniamo quindi possa essere utile sostenere il nuovo nucleo famigliare per migliorare l’accompagnamento delle diverse figure di riferimento nelle fasi più delicate della relazione, rafforzando anche l’aggancio tra queste e la rete territoriale dei servizi con l’intento di costruire un percorso di sostegno più duraturo e radicato nel tempo e più efficace nella risposta ai bisogni.

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