VIOLENZA ASSISTITA: RICONOSCERNE I SEGNALI NEI BAMBINI

di

attività per minori

La violenza domestica, così come l’alta conflittualità familiare hanno effetti estremamente dannosi sullo sviluppo fisico, comportamentale e sulle capacità di socializzazione dei minori.

Il progetto Inviolabili tenta di prevenire il conclamarsi di situazioni di ogni tipo di violenza, che possano incidere negativamente sul sano sviluppo psico-fisico dei minori attraverso le attività mamma-bambino, attività per minori e gruppi di sostegno alla genitorialità. Il progetto, inoltre, interviene laddove tali violenze si concretizzano attraverso l’attivazione di un piano individualizzato di presa in carico.

Il piano individualizzato, che tiene insieme la rete dei servizi pubblici e privati, viene stipulato in seguito ad una attenta e approfondita analisi della situazione e può prevedere azioni diverse – dalla partecipazione ai laboratori fino al sostegno individuale – finalizzate soprattutto al monitoraggio del nucleo familiare.

Grazie alla formazione di Secondo livello organizzata e realizzata nella prima annualità di progetto, gli operatori sono riusciti ad acquisire le giuste competenze per leggere i segnali della violenza nei confronti dei minori, anche relativamente alla violenza assistita.

Rilevare i segni della violenza assistita sui minori, infatti, è tutt’altro che semplice poiché richiede attenzione, sensibilità e conoscenza dei possibili indicatori. E’ bene che gli operatori coinvolti nei progetti di contrasto alla violenza sappiano, per esempio, che la violenza assistita può determinare deficit nella crescita, ritardi nello sviluppo psico-motorio, danneggiare lo sviluppo neuro cognitivo del bambino con effetti negativi sull’autostima, sulla capacità di empatia e sulle competenze intellettive, la paura costante, senso di colpa, scissione affettiva nei confronti del genitore maltrattante, tristezza e rabbia, ansia, maggiore impulsività, difficoltà di concentrazione, disordini alimentari, difficoltà relazionali etc.

La presenza di uno o più di questi segni non garantisce necessariamente che un minore sia vittima di violenza assistita, ma tali aspetti possono essere letti come fattori di rischio e, come tali, non vanno sottovalutati. Quando tali segnali sono presenti e insinuano il sospetto di trovarsi di fronte ad una situazione di violenza assistita, è fondamentale monitorare e strutturare un vero e proprio percorso di sostegno che coinvolga sempre le Autorità competenti, sia pubbliche sia private, alla tutela dei minori. Qualora poi, la violenza venga accertata, l’obiettivo principale è quello di migliorare il benessere dei bambini e,  parallelamente, cercare di migliorare la salute mentale, le capacità parentali e le risorse dei genitori o dei caregivers.

Nell’ambito del progetto Inviolabili l’Associazione Pianoterra ETS ha recentemente avviato una nuova attività a cui partecipano anche le donne vittime di violenza e minori vittime di violenza assistita.

L’attività consente di osservare la relazione mamma-bambino e individuare le aree di intervento dalle quali partire per strutturare i percorsi individualizzati.

Il gioco libero, non strutturato, è un tipo di attività ludica che si svolge senza regole o parametri rigidi, dove i partecipanti hanno la libertà di esplorare, sperimentare e creare senza restrizioni predeterminate. L’educatrice e la psicologa lavorano affinché possa crearsi uno spazio ad hoc per mamme e bambini, supportando i genitori nella relazione con i propri figli.

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