GENITORIALITÀ POSITIVA PER UN SANO SVILUPPO DEI BAMBINI

di

Archivio Pianoterra

“Anche se particolarmente evidente nella prima infanzia, il comportamento di attaccamento caratterizza l’essere umano dalla culla alla tomba.” John Bowlby

La relazione mamma-bambino si struttura sin dai primi attimi di vita del bambino ed ancor prima durante la gravidanza: suoni, odori, carezze e contatto fisico sono elementi fondamentali per rafforzare questo legame che è alla base dello sviluppo cognitivo, emotivo e per la personalità adulta del bambino. Situazioni di disagio familiare possono compromettere il sano sviluppo del minore, in particolare se si traducono in forme di maltrattamento e trascuratezza.

Il progetto INVIOLABILI, attraverso le attività mamma-bambino, investe sulla genitorialità responsiva intesa come modalità attenta, sensibile ai segnali e ai compiti evolutivi del bambino, basata sullo scambio empatico e sull’incoraggiamento che consente ai più piccoli, di sviluppare “strumenti” come la sicurezza, l’interesse, la curiosità, la motivazione e la serenità e di esplorare il mondo fatto di spazi, oggetti, persone e relazioni, gettando basi sicure per un sano sviluppo psico-fisico del minore. Pertanto intervenire precocemente sulla relazione madre-figlio nei primissimi anni di vita produce degli effetti benefici utili per l’intero corso della vita, favorendo la salute psico-fisica del minore e impattando positivamente sul rendimento scolastico prima e sul successo lavorativo in età adulta.

Per questo i laboratori mamma-bambino sono un elemento essenziale del progetto INVIOLABILI, dal momento che consentono di supportare e rafforzare la relazione mamma-bambino e di creare un ambiente protetto in cui consentire al minore di sviluppare a pieno le proprie potenzialità.  Obiettivo del laboratorio è infatti la promozione della genitorialità positiva che favorisca uno stile di attaccamento sicuro e prevenga comportamenti disfunzionali: una madre in grado di realizzare un attaccamento sicuro, che riesce ad entrare in sintonia con i bisogni del bambino, permette al figlio di sviluppare le competenze emozionali necessarie per un sano sviluppo psico-fisico.

Durante l’attività laboratoriale le mamme partecipano attivamente alla costruzione di piccoli giochi/attività da proporre ai propri bimbi: in questo modo, si crea uno spazio di scambio e interazione tra genitore e bambino che ne rafforza la relazione, stimolando nel contempo l’apprendimento e l’educazione dei più piccoli. Il genitore stesso, accompagnato da educatori esperti, acquista una maggiore consapevolezza sulle capacità e potenzialità del proprio bambino, approfondendo la conoscenza delle tappe evolutive del minore e imparando ad offrire gli stimoli più adatti alle diverse fasi della sua crescita. Per gli incontri sono state scelte attività utili a stimolare l’esperienza sia sensoriale che cognitiva, fornendo una ricca scelta di materiali di diverse fatture che consentono al bambino di scoprire forme e consistenze diverse. Durante tutti gli incontri l’educatrice e la psicologa hanno introdotto spunti di riflessione sulle varie esigenze e “problematiche” legate alla gestione dei bambini quali alimentazione, giochi, sonno, movimento. Le operatrici, attraverso lo strumento dell’osservazione e dell’ascolto attivo riescono a individuare tutte quelle situazioni che se “non prese in tempo” possono degenerare in situazioni di incuria, maltrattamento e trascuratezza e a intervenire tempestivamente per offrire supporto alle famiglie in difficoltà. Perché essere genitori è una lunga e impegnativa avventura che richiede dedizione, amore, impegno ma anche supporto, accompagnamento, sostegno e comprensione da parte della comunità, che deve farsi carico dei minori e delle famiglie più vulnerabili per assicurare a tutti pari opportunità e diritti, sin dalla nascita.

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