La Didattica a Distanza integrativa di Torre Annunziata

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Nell’ambito del progetto “Dare di più a chi ha avuto di meno” finanziato dalla fondazione Con i Bambini, si è svolta l’attività di DAD, ovvero attività di didattica a distanza, in seguito anche definita DID, termine che mette in chiaro risalto la componente integrativa della stessa.

L’attività di DID è rivolta a bambini e ragazzi appartenenti all’Istituto G. Leopardi di Torre Annunziata, che hanno così potuto usufruire di strumenti appropriati e servizi internet, che erano mancanti o carenti presso il proprio domicilio, o comunque inutilizzabili, per diverse ragioni. Si tratta di minori che vivono situazioni di disagio, di povertà materiale e famiglie che non hanno i mezzi per sostenere spese per l’acquisto di prodotti informatici, che garantiscano loro  la partecipazione all’attività scolastica a distanza, resa necessaria dall’emergenza pandemica in atto, o di minori i cui genitori, o chi se ne prende cura, non hanno disponibilità di tempo o comunque non sono nelle condizioni necessarie atte ad assicurare la partecipazione dei propri figli alle attività scolastiche nella modalità attualmente richiesta, in maniera serena e continuativa, elementi questi fondamentali ai fini di un buon rendimento scolastico e per la maturazione e un sano sviluppo dei ragazzi.

La struttura dei Salesiani di Torre Annunziata ha così accolto tutti questi ragazzi e le loro situazioni, gestendo al meglio e garantendo una buona e attenta partecipazione dei ragazzi alla didattica, fornendo loro strumenti adeguati, come tablet messi a disposizione dalla scuola, auricolari, cuffie e mediante il ricorso a figure accreditate, operatori competenti, che hanno svolto il proprio compito di sostegno all’attività, nel rispetto delle norme sanitarie vigenti e impegnandosi ad aiutare i ragazzi nella gestione delle difficoltà che sempre comporta un apprendimento a distanza, favorendo, incoraggiando ed agevolando così la partecipazione degli stessi allo svolgimento delle lezioni, nonché contrastando il fenomeno della dispersione scolastica.

Questa esperienza è stata di grande arricchimento sia per i ragazzi, che hanno potuto così proseguire il proprio percorso di crescita personale e formativo e accrescere le proprie competenze, sia per gli operatori, che hanno sostenuto i ragazzi, favorendone gli apprendimenti, facendo attenzione a non sostituirsi ad essi, ma offrire loro, all’occorrenza, un valido e costante supporto, una rassicurante presenza, su cui contare nei momenti di difficoltà. Gli operatori si sono posti come guide sapienti pronte a indirizzare i ragazzi e ad interfacciarsi con gli insegnanti, per raggiungere insieme il successo formativo. 

Gabriella Sorriso, psicologa volontaria

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