Fotografia. Tra i quartieri di Roma con occhi da ragazz*
di Oasi
In giro tra i quartieri di Roma con ragazze e ragazzi dei Centri di aggregazione giovanile per portare al Restart Festival la Città vista con i loro occhi
Corviale, i Ponti del Laurentino 38 e Garbatella sono i primi quartieri che abbiamo esplorato. Poi Spinaceto, Lamaro e Cinecittà.
Abbiamo fotografato la nostra Città, Roma, con le ragazze e i ragazzi dei centri di aggregazione che partecipano al progetto #AltaFrequenza. I quartieri di Roma visti dai loro occhi, immortalati dalla “giusta distanza”, sono stati il focus delle fotografie che abbiamo proiettato sul palco in occasione dell’appuntamento di quest’anno con il Restart Festival di Associazione daSud.
Ecco il video proiettato al Restart Festival:
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Una mostra fotografica sul concetto di “Giusta distanza”
Sabato 9 ottobre 2020, all’Accademia popolare dell’antimafia e dei diritti, la proiezione-mostra di #AltaFrequenza ha preceduto il concerto di Maldestro che ha chiuso la seconda giornata del Restart Festival. Tema dell’appuntamento e della mostra: La giusta distanza.
Giusta distanza che abbiamo scelto di declinare nella fotografia urbanistica, specialità dei fotografi che hanno curato questa iniziativa: Massimiliano Tempesta e Marco Caputi.
Ambiente urbano che fa parte dell’essenza stessa dei CAG e dei Poli educativi territoriali del progetto. Legati al territorio, tanto quanto lo sono gli adolescenti che lo abitano e lo esplorano ogni giorno.
Alla fotografia urbanistica e all’esplorazione dei quartieri di Roma come espediente per iniziare a sperimentare con una fotocamera abbiamo anche dedicato un appuntamento in live nei mesi scorsi!
Il post » Come iniziare a raccontare i propri punti di vista
I quartieri di Roma fotografati dal punto di vista degli adolescenti
“Con questa esperienza fotografica che stiamo realizzando insieme ai CAG romani vogliamo esplorare il concetto della giusta distanza nei nostri quartieri” spiega Marco Caputi della Cooperativa sociale Diversamente. “I quartieri di Roma in cui sono inseriti sono i luoghi di esplorazione e di ricerca“.
“I ragazzi trovano nelle fotografie un loro modo di comunicare che continua a sorprendere, che continua a parlarci di loro, del loro modo di essere, delle loro esperienze del loro modi di vivere. Lamaro, Corviale, Garbatella, Laurentino 38 o Spinaceto sono quartieri distanti geograficamente tra loro. Eppure un invisibile fil rouge li unisce: ragazze e ragazzi ci mostrano qualcosa di invisibile ai nostri occhi.
Un consiglio per le/i ragazze/i che iniziano a fotografare il loro mondo
Con i ragazzi di Arci solidarietà, che con i propri CAG a Corviale e Spinaceto questa settimana sono impegnati nel progetto fotografico, Massimiliano Tempesta e Marco Caputi hanno dato questo suggerimento che condividiamo a tutti i giovani che vogliono avvicinarsi alla fotografia:
“Quello che fa la differenza in una foto è il valore affettivo che gli attribuiamo. Dalla foto nasce un racconto. La scelta deve cadere su ciò che rappresenta meglio quel valore affettivo, per poi usare tecniche che valorizzino il soggetto della foto”.
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