Sperimentare una scuola radicata sul territorio
di Oasi
Come arginare l’abbandono scolastico coinvolgendo il territorio? Ecco i 6 modi con i quali #AltaFrequenza vuole sperimentare una nuova scuola
Con il progetto #AltaFrequenza vogliamo affrontare la dispersione scolastica proponendo una nuova scuola ai ragazzi di 11-17 anni dei Municipi VII, IX, XI di Roma. Una scuola legata alle famiglie, ai servizi, alla vita del territorio. Legata alle realtà che lavorano tutti i giovani con i ragazzi.
Vi abbiamo già raccontato il nostro punto di partenza, l’esperienza nata dal lavoro in rete con i centri di aggregazione giovanile. Nel frattempo si stanno formando i poli educativi che coinvolgeranno scuole, CAG, servizi pubblici, ragazzi e famiglie di ogni Municipio. Hanno avuto luogo i focus group nei 3 poli e sono in programma le prime occasioni di scambio di esperienze. E anche l’Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti è cresciuta e vede la partenza di nuove attività con l’inaugurazione della biblioteca BiblioÀP all’IIS Enzo Ferrari, terminata anche grazie al contributo del progetto.
Ma ora, entriamo nel dettaglio del progetto e vediamo le 6 azioni che vogliamo compiere per sperimentare una scuola nuova.
Cosa fa #AltaFrequenza?
Il progetto vuole sia prevenire l’abbandono scolastico, con azioni di carattere culturale, che intervenire direttamente e individualmente in situazioni di disagio ed esclusione già esistenti.
Ecco come…
- Attiva 3 poli educativi territoriali
- Realizza laboratori culturali con l’Accademia dell’Antimafia e dei Diritti
- Crea percorsi individualizzati di contrasto dell’abbandono scolastico
- Sperimenta laboratori di didattica alternativa
- Crea un sistema di intervento cittadino
- Facilita lo scambio di buone pratiche
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Poli educativi territoriali
L’attivazione di 3 Poli Educativi Territoriali è l’elemento fondante e maggiormente innovativo del progetto. Ne nascerà uno in ognuno dei 3 Municipi di Roma coinvolti (VII, IX, XI).
Cosa sono? I poli educativi sono reti costituite da Centri di aggregazione giovanile, scuole e servizi pubblici che coinvolgeranno famiglie e comunità nello sviluppo di azioni di welfare comunitario. Con quale scopo? Promuovere lo sviluppo di una comunità auto-educante. Insieme a scuola e CAG si programmeranno laboratori utili per integrare la dimensione didattica con quella culturale e aggregativa. E integrare il territorio di un Municipio, come è accaduto al CAG di Spinaceto.
Accademia dell’Antimafia e dei Diritti
L’Accademia è la creatura di Associazione daSud che nasce da una scuola, primo presidio di diritti di cittadinanza, per prevenire il disagio giovanile e la fascinazione dei clan.
Si tratta di uno degli elementi che maggiormente caratterizzano #AltaFrequenza. Negli spazi recuperati nell’IIS Enzo Ferrari dall’Accademia dell’Antimafia e dei Diritti stanno partendo laboratori culturali basati sulla partecipazione come esercizio dei diritti sociali. Eventi e appuntamenti aperti a tutti saranno organizzati nel teatro-cinema, nella web radio e nella biblioteca dell’Accademia. BiblioÀP è stata terminata e inaugurata durante la prima fase nel progetto, a febbraio 2019, anche grazie al contributo di #AltaFrequenza.
Percorsi individualizzati
Interventi individuali ci permetteranno di seguire da vicino alcuni ragazzi a rischio emarginazione. Percorsi personalizzati saranno delineati, in base alle caratteristiche del singolo beneficiario, per non far abbandonare la scuola a quegli studenti che vivono un disagio sociale.
In ognuno dei poli saranno individuati 15 minori in condizioni di forte rischio/dispersione conclamata. La selezione viene fatta in accordo con scuola, servizi sociali e Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità. I percorsi individualizzati comprenderanno attività di orientamento, stage e tirocini, consulenza, supporto didattico e attivazione delle risorse di rete specifiche.
Didattica alternativa
Laboratori di didattica alternativa saranno l’opportunità per sperimentare la scuola che abbiamo in mente.
Un’indagine preliminare sui bisogni educativi espressi dai ragazzi costituirà la base su cui costruire un modello logico per definire la sperimentazione in dettaglio. Saranno coinvolti gli insegnanti di riferimento, in modo da consegnare alle scuole una metodologia che sarà facile da realizzare e replicare.
Sistema di intervento cittadino
La coerenza e il successo del progetto dipende dalla messa a punto degli aspetti metodologici e degli strumenti operativi che consentano di disegnare un modello rispondente alle caratteristiche del sistema romano dei servizi e degli interventi e alle sue potenzialità di trasformazione e miglioramento. L’azione garantirà che ogni processo, metodologia e strumento attivato risponda agli obiettivi fissati, sia coerente con il disegno complessivo e concorra a fornire elementi per la standardizzazione e replicabilità dell’intervento.
Scambio di buone pratiche
Il progetto promuove lo scambio di buone pratiche. Un’attività di benchmarking che ha lo scopo di creare un patrimonio condiviso di strumenti di contrasto della dispersione scolastica.
Gruppi di lavoro, visite e scambi con altre scuole e altri centri di aggregazione, saranno occasioni utili per condividere esperienze e soluzioni maturate in contesti diversi.
Gli scambi partiranno dall’iniziativa di ognuno dei poli educativi.
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