Ma dove ce l’hai la testa? – approfondimento sul mondo dell’adolescenza.

Adolescenza: Prosegue l’approfondimento dedicato ai genitori.

Con questo articolo ci addentriamo nel mondo dell’adolescenza….un mondo che spesso noi genitori non conosciamo e forse per questo ci fa un po’ paura.
Il compito del genitore e dell’educatore è quello di non scoraggiarsi o spaventarsi di fronte ai cambiamenti, a volte repentini, che avvengono negli adolescenti in questo periodo; compito fondamentale è piuttosto quello di raggiungere i ragazzi, lì dove sono per dare voce e significato al loro disagio, di supportarli nella loro evoluzione facendo attenzione ai segnali, ai messaggi che lanciano, imparando a decifrarli in modo corretto per arrivare ad accompagnarli verso la fase adulta.
Secondo Daniel Siegel, psichiatra statunitense, “I tratti distintivi dell’adolescenza, che possono essere un dono e allo stesso tempo una sfida, sono proprio ciò di cui abbiamo bisogno da adulti per mantenere la carica vitale nella nostra esistenza”.

Questo mi fa pensare che ogni fase della vita ha un ruolo fondamentale nel benessere fisico, psichico, emotivo e spirituale di ciascuno di noi e che essi sono interdipendenti. Quando si parla di adolescenza il pensiero comune è “speriamo passi presto…” come se fosse una malattia! Sicuramente è un periodo dove la “crisi” tocca più aspetti dell’individuo: quello mentale, fisico ed emotivo e tutto questo può generare incertezza, confusione e anche sofferenza. Infatti, né il figlio né il genitore sono preparati, e tutto accade improvvisamente come uno tsunami.

Proviamo a capire cosa succede ai nostri figli in questa fase delicata dello sviluppo.
Dal punto di vista cerebrale, il periodo di maggiore plasticità della nostra mente va dalla nascita al raggiungimento dell’età adulta (20 anni circa); in questo periodo il cervello aumenta di volume sviluppando nuove strutture anatomiche fino all’adolescenza, fase in cui inizia una discriminazione tra circuiti più utilizzati e quelli superflui. I primi si consolidano e i secondi si eliminano.

Spesso gli adolescenti agiscono come se fossero “senza cervello”; infatti manca loro un’area neurale più ricca di connessioni e collegamenti con l’emisfero sinistro , la corteccia prefrontale, che si occupa:

• del pensiero critico e astratto,
• della pianificazione strategica,
• della valutazione delle conseguenze delle proprie azioni,
• dell’autoregolazione,
• della gestione della condotta morale.

La parte più antica e profonda del cervello, invece, è il sistema limbico, detto anche “cervello rettiliano”,dedicato alle funzioni primarie ed istintive legate alla sopravvivenza. La mente razionale e quella istintiva imparano a conoscersi meglio e a interconnettersi in questi anni di rivoluzione e di crisi, e raggiungeranno un equilibrio soltanto nella tarda adolescenza. Ciò significa che se ci aspettiamo dai nostri ragazzi e ragazze un comportamento responsabile e sensato resteremo delusi, poiché è una richiesta impossibile.

Nel prossimo approfondimento parleremo dei cambiamenti a livello fisico ed emotivo, nel frattempo ciò che può aiutare noi, genitori ed educatori, è rimanere accanto ai nostri ragazzi senza giudizio, in un atteggiamento di ascolto, empatico, coerente e autentico.

Attenzione: gli adolescenti non sopportano l’ipocrisia!

Un caro saluto a tutti.

Paola Rizzo

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“Genitori pro & contro” rubrica del Progetto T.E.R.R.A. a cura di Paola Rizzo.
Mamma di tre bambini di 13, 10 e 6 anni.
Educatrice fascia “infanzia” e Consulente Familiare.