Il suono del testo #1

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Un testo scritto ha un proprio suono e ritmo. Ma da cosa nasce questo ritmo o suono? E soprattutto, come fa un attore a trovarlo? Come fa a sceglierlo in base alla propria chiave interpretativa o immaginifica?

In linea generale, ogni volta che davanti ai nostri occhi appare una parola, nella nostra mente si mettono in atto vari meccanismi. Per esempio, uno tra questi è quello che collega tra loro significante e significato; e mentre le nostre sinapsi cercano di capire cosa significhi ciò che stiamo leggendo, succede che la parola stessa acquista un suono: si tratta di un suono immaginario creato dalla mente, forse simili al suono fisico che avrebbe una parola se la pronunciassimo, ma con l’unica differenza che lo sentiamo solo noi, nei nostri pensieri. Compito dell’attore è la scoperta dei diversi suoni che un testo nasconde in sé a prescindere dal significato del testo stesso.

Nel video “IL SUONO DEL TESTO (parte 1°)”, si trovano alcuni suggerimenti per muovere i primi passi all’interno del bellissimo mondo del suono.

Clicca per seguire la video lezione di Anna e i suoi esercizi: 

Per cominciare abbiamo bisogno di 3 o 4 frasi qualunque, prese da un libro o un giornale o inventate. Iniziamo a leggerle ad alta voce per un po’ di volte annullando la punteggiatura indicata e non dando mai interpretazione. Non dobbiamo mai preoccuparci, in questa fase del lavoro, né del significato né dell’interpretazione ma soltanto della sonorità.

Il secondo passaggio è prendere un bel respiro profondo e leggere le nostre frasi tutte d’un fiato, fin dove si arriva. Possiamo sperimentare respiri profondi o “corti” e ascoltare le variazioni dei suoni delle nostre parole.

Il terzo suggerimento consiste nell’immaginarci una virgola mobile o più semplicemente una pausa. La nostra virgola la metteremo dopo la prima parola e leggeremo ad alta voce, successivamente la sposteremo dopo la seconda parola e leggeremo ad alta voce e così via … sarà facile, a questo punto, cominciare a sentire suoni differenti che affiorano e con essi suggestioni interpretative varie.

Il quarto esperimento è quello della velocità.  Leggiamo le nostre frasi prima con una velocità lentissima, poi velocissima. Da questo momento potrete sperimentare varie velocità, potrete mescolarle all’interno del testo. Ancora una volta scoprirete altri suoni.

A questo punto, dopo esserci “scaldati” un po’ possiamo iniziare un piccolo esperimento di interpretazione.  Scegliamo due suoni differenti con la voce, per esempio la voce di un bimbo e la voce di un vecchietto. A questo punto proviamo a leggere le nostre frasi con questi suoni e notate le differenze.

Molto lavoro c’è da fare già con questi primi piccoli suggerimenti di suono. Vi invito a mescolare voci, velocità, virgole immaginarie e respiri con le vostre frasi e scoprirete il mondo nascosto del suono, scoprirete nuovi significati e soprattutto scoprirete come l’attore si muove all’ interno del testo.

di: Anna Mingarelli – Teatro Labrys
Officina Terra che Emoziona

Segui anche la video lezione di Teatro Labrys con Liliana Zanghì: Il controllo della voce Teatro Labrys #5

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