Adolescenza, genitori e figli: alcune iniziative
di Centro Alfredo Rampi Onlus
L’adolescenza è un periodo delicato e “sfidante” per entrambi, genitori e figli, come sappiamo. Migliorare la comunicazione e il confronto può contribuire al benessere dell’intero nucleo familiare con una ricaduta anche sul modo in cui il ragazzo affronterà le sue scelte di vita.
Tempo di chiusura del quadrimestre, e anche il Progetto Stelle di Periferie tira le prime somme dell’andamento di questo anno scolastico. Come intuito già da ottobre, in generale di questo secondo anno è possibile osservare che la continuità del lavoro sta dando i suoi frutti. La partecipazione dei ragazzi alle attività fuori dall’orario scolastico è cresciuta: i laboratori pomeridiani ad esempio hanno più frequentanti. Alcuni Centri di Aggregazione Scolastica lavorano con il doppio dei ragazzi dell’anno scorso, segno che il tempo trascorso è stato utile perché il Progetto si facesse conoscere e allargasse il raggio d’azione.
Inoltre, in ben quattro scuole sono partiti i corsi di italiano L2 rivolti ai genitori stranieri, utenti non sempre facili da intercettare. I gruppi sono piccoli ma molto motivati. Stelle di Periferie ha tra i propri obiettivi anche quello di rendere le famiglie il più possibile coinvolte nel percorso scolastico dei figli e nella vita scolastica in generale. La partecipazione dei genitori, in varie modalità, è un punto su cui quest’anno il Progetto si sta concentrando molto.
Lo scorso anno, infatti, è stato prezioso per lo staff per conoscere le realtà diverse delle varie scuole anche dal punto di vista delle azioni realizzabili con le famiglie. In alcune situazioni, ad esempio, i genitori spesso non riescono a presenziare i colloqui con i docenti. Interessarli ad attività extra si è rivelato quindi poco praticabile. In quei casi si sono progettate attività spot, come l’organizzazione di piccoli eventi, per esempio in occasione del Natale. L’obiettivo era informare le famiglie dei lavori in corso con i ragazzi e, soprattutto, creare un momento di incontro.
Adolescenza, genitori e figli: dubbi e domande
Ci sono invece situazioni in cui l’interesse da parte delle famiglie è cresciuto nel corso dei mesi. In quei casi gli operatori del Progetto si sono messi in ascolto delle richieste e hanno potuto progettare interventi ad hoc.
Presso l’IIs Amaldi, per esempio, si sta cercando di costruire un comitato di genitori in grado di intervenire in modo concreto sui problemi della scuola, la manutenzione dei percorsi di sicurezza per esempio. Le famiglie avevano chiesto supporto ai coordinatori di Stelle di Periferie e si è già svolto un primo incontro.
Presso l’IC Carotenuto, invece, è iniziata una serie di incontri intitolata Essere genitori di figli adolescenti. Momenti di discussione e approfondimento, con il supporto di educatori e psicologi operativi nel Progetto.
- Il primo incontro è stato dedicato alle Regole. Ogni genitore era invitato a condividere con gli altri presenti tre regole fondamentali nell’educazione del proprio figlio, seguiva poi un dibattito allargato.
- Il secondo incontro ha messo in campo l’immagine che ogni adulto ha del “Genitore Ideale” giocando con la differenza tra le caratteristiche personali e quelle del genitore ideale.
- Il terzo incontro ha invitato gli adulti partecipanti a ricordarsi di cosa volevano chiedere ai propri genitori quando erano a loro volta ragazzi. Un esercizio di memoria e di empatia, per restituire dignità e importanza alle esigenze dei più giovani all’interno della relazione educativa.
- Il quarto incontro è infine dedicato proprio alla redazione di un MEMORANDUM DI UN FIGLIO AI SUOI GENITORI. Un modo per racchiudere tutte le riflessioni e le scoperte fatte nel percorso.
Un dialogo da costruire
Questa azione soddisfa in pieno uno degli obiettivi del progetto: il rafforzamento delle competenze educative delle famiglie. Infatti l’obiettivo di questi incontri è quello di accrescere il benessere del nucleo familiare migliorando la comunicazione genitore-figlio. L’adulto è invitato a mettersi in gioco e a provare a vestire i panni dell’educatore con nuove consapevolezze. Così, la relazione genitore-figlio ha l’occasione di diventare più aperta all’ascolto, rispettosa, equilibrata.
La risposta è stata buona e si è costruito un clima dialogante e propositivo, sia nel gruppo dei genitori coinvolti che con gli interlocutori del Progetto. Aspettiamo di vedere l’esito del quarto e ultimo incontro! E ci auguriamo che, da queste famiglie intraprendenti e disponibili al confronto, nascano nuove iniziative scolastiche nell’interesse dei ragazzi.
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