In viaggio “dentro” una nuova esperienza a ritmo dei nostri cuori – nel Centro penitenziario di Secondigliano

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Per la Famiglia “SPERA”, nella mattinata di sabato 12 gennaio 2019, si è concretizzato un piccolo grande sogno a più voci: le nostre, quelle delle donne e dei bambini protagonisti del progetto nel Centro penitenziario di Secondigliano.

Un sogno diventato realtà che merita di essere raccontato …

Nei giorni che hanno preceduto l’evento, abbiamo organizzato ogni singolo momento per poter riuscire a regalare emozioni e ricordi. Con l’entusiasmo e l’allegria di chi prepara l’itinerario di un viaggio verso una meta sconosciuta, ma attesa, abbiamo immaginato i tempi e le attività che avrebbero scandito una giornata tanto importante. La voglia di comunicarlo alle nostre donne era forte, le nostre bocche fremevano… ma gli occhi hanno preso il sopravvento! Hanno incrociato quei volti ormai noti ed hanno parlato più delle parole. La gioia, l’affetto, la curiosità ci hanno inondate. Nel nostro bagaglio a mano tanta voglia di fare e di mettersi in gioco. Vogliamo viaggiare leggere, convinte che basti l’essenziale: un cuore largo, occhi attenti, braccia accoglienti ed una manciata di creatività. La ricetta giusta per trasformare il teatro “blindato” del Centro penitenziario di Secondigliano in una sala spaziosa, colorata, ma soprattutto familiare e calorosa.

 

E se è vero che anche i sentieri più ripidi fanno parte del viaggio, non saremo di certo noi a dimenticarcene, anzi ne facciamo tesoro lungo il tragitto di ritorno. Non sempre si trova ciò che si spera, ma allo stesso tempo, a volte, quello che non si era programmato è ancor più sorprendente di quello che si era immaginato. La paura di deludere ci spinge alla voglia di perfezionismo e gli imprevisti finiscono per destabilizzare, ma la tranquillità, la serenità e i volti gioiosi dei familiari ci hanno ricordato che, sulla bilancia del tempo, la qualità ha molto più peso della quantità. Vi possiamo assicurare che lì ogni minuto è prezioso e noi siamo pronti ad accompagnarli in questo viaggio.

Si comincia…

Arrivano tutte le famiglie, si accomodano ai tavoli, trovano un segna posto con il disegno di una casa e ai bambini viene spontaneo scrivere il proprio cognome. La casa, icona dell’unione, luogo dove potersi sentire al sicuro. In questo viaggio, abbiamo voluto valorizzare questo luogo ricordando che “casa” è dove si trova il cuore, nient’altro.

E come la casa può essere ovunque, così è l’amore, sempre e ovunque.

E così via tutte le attività: foto-ricordo con sorrisi speciali, l’arte del colore che diventa unione, luci spente, un ballo per ritrovarsi, voci che si divertono, ed ecco i saluti… un abbraccio che compone gli animi e l’augurio di poter vivere presto il prossimo viaggio.

 

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