La quarantena vista dagli operatori per la prima infanzia del Comune di Baranzate

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Ecco come gli operatori per la prima infanzia del Comune di Baranzate – territorio alle porte di Milano dove si sta sviluppando  il progetto “Kiriku – A scuola di inclusione” –  ci hanno raccontato come hanno vissuto e affrontato l’esperienza della quarantena attraverso un breve testo e un video.

In questo tempo così stra-ordinario, quasi sospeso tra un prima che improvvisamente si è interrotto e un dopo ancora incerto, i servizi per la prima infanzia del Comune di Baranzate hanno cercato di mantenere un contatto, una vicinanza seppure a “distanza” con le famiglie utenti. Da subito gli operatori hanno sentito la necessità di tenere aperto il dialogo con le famiglie dei servizi e trovare un modo possibile per restare in contatto. I nuovi strumenti tecnologici, che sembravano non favorire l’incontro tra le persone, sono diventati l’àncora per mantenere il filo della relazione costruita in questi mesi e anni con i bambini e i loro genitori. Oltre all’utilizzo del telefono e della messaggistica abbiamo creato uno spazio virtuale, una bacheca dove inserire idee, suggestioni di gioco da riproporre a casa, filastrocche e storie da condividere. Sono le storie che solitamente leggiamo ai bambini, canzoni che cantiamo con loro durante le giornate insieme, e esperienze di gioco ed esplorazione che i piccoli fanno nei nostri servizi con materiale destrutturato o naturale.

Questo è solo l’inizio perchè il desiderio era mantenere vivo quello spirito che anima il nostro modo di intendere i servizi per la prima infanzia mettendosi in dialogo con le famiglie e favorendo lo scambio tra le famiglie e con gli operatori. Ed è quello che stiamo cercando di continuare ad alimentare attraverso un contatto personale con ciascuna famiglia oltre che di condivisione tra famiglie.

I servizi per la prima infanzia sono e continuano ad essere in rete con le realtà educative e culturali del nostro territorio e con i progetti che li coinvolgono (Kirikù, Passi Piccoli).

E’ in questa prospettiva che stiamo tenendo attiva la collaborazione con la biblioteca. Il progetto appena avviato, che prevedeva la lettura di storie al nido da parte di operatori della biblioteca, si trasforma in condivisione virtuale di storie anche con la collaborazione delle famiglie che diventano insieme a noi lettori di quei libri che i bambini conoscono e amano.

Anche con le scuole dell’infanzia stiamo lavorando per poter comunque accompagnare il passaggio per i nostri “grandi” e dare continuità al lavoro educativo. La distanza fisica non ha fermato le collaborazioni, semmai ha alimentato il desiderio di continuare a supportarci reciprocamente attraverso quel lavoro di rete che diventa quanto mai prezioso e proficuo”.

 

 

 

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