ASCOLTARE I BAMBINI: PAROLE, GIOCHI E TANTO ALTRO

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Il mondo dei bambini e delle bambine è un mondo molto speciale e, troppo spesso, gli adulti presi dal loro, altro ed alto, punto di vista, rischiano di non vederlo e comprenderlo.

Il mondo dei più piccoli è fatto di sensazioni, colori, parole rimaste nella memoria ed emozioni, tante emozioni, non tutte consapevoli, molte confuse, tante sovrapposte.

Il loro mondo interiore comincia a formarsi con la nascita, e sin dalla primissima infanzia, è strettamente connesso al mondo degli adulti, ne è addirittura dipendente, ma mai gli corrisponde, mai è lo stesso mondo. Diversi sono gli occhi che vedono e le orecchie che sentono: la parola, il corpo, i giochi, i disegni, sono i canali attraverso cui bambini e bambine provano a raccontarci questo mondo, tra espressioni, umori, comportamenti variabili in fase di sperimentazione che gli adulti fanno fatica a comprendere.

Gli adulti guardano i bambini spesso con lenti sporche, appannate, rese poco recettive dalle contingenze della vita, dalle preoccupazioni, dai problemi, dalla stessa esperienza della propria infanzia.

La pedagogia ci insegna a vedere nei bambini e nella bambine individui completi, capaci e pieni di possibilità, semplicemente in crescita, menti mutevoli, percettive come spugne ma, questa visione, nella quotidianità degli adulti non è scontata,  è un’immagine complessa e faticosa; vedere i bambini e le bambine per quello che sono, nella loro interezza, non solo come frutto delle scelte di un adulto, o come figli da crescere, o come pensieri nell’organizzazione della giornata, prevede consapevolezza, riflessione, ascolto e i genitori oggi non sempre ne sono capaci.

Essere genitori, naturali o affidatari, è sicuramente il “mestiere più difficile al mondo”, soprattutto perché dovrebbe consistere nella capacità di accompagnare nella crescita piccoli individui che non hanno scelto di venire al mondo, trovandosi in questa complicata avventura giorno dopo giorno con la necessità di essere guidati e accompagnati.

Per varie ragioni, talvolta la genitorialità non è una scelta o potrebbero mancare le conoscenze di base per essere genitori e i piccoli crescono senza guide sicure ed affidabili. In questi casi bisogna ricordarsi di non essere soli e di potere e sapere chiedere aiuto in quei luoghi che sostengano la fatica di essere genitori e l’avventura di essere bambini e bambine.

Diversi sono i servizi a disposizione di genitori e minori, tra questi il progetto INVIOLABILI, che con le sue attività cerca di informare e di costruire un ponte, dall’interno dei territori, tra famiglie e servizi, cerca di aiutare i genitori a leggere e interpretare i bisogni dei piccoli e prova a costruire luoghi sicuri in cui questi possano crescere accompagnati e sostenuti.

I bambini e le bambine sono al centro del progetto INVIOLABILI che, attraverso attività che li coinvolgono direttamente insieme ai loro genitori, vuole fornire momenti di esperienza positiva e favorevole, finalizzati alla costruzione di competenze e vissuti capaci di raccontare il mondo dei bambini agli adulti, fornendo a questi ultimi gli strumenti per ascoltare, guardare, leggere tra le parole, il corpo, le espressioni, i giochi, i disegni e, al contempo, fornendo ai bambini e alle bambine occasioni per esprimersi, raccontarsi, emozionarsi, imparare per crescere sicuri e ascoltati.

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