INTEGRAZIONE TRA SERVIZI, UN APPROCCIO STRUTTURATO PER CRESCERE BAMBINI BENTRATTATI
di Antropos onlus
La cooperativa sociale Antropos, che implementa il progetto INVIOLABILI a Roma, precisamente nel quadrante sud-est della città, da molti anni si occupa anche di seguire interventi educativi domiciliari, i cosiddetti S.I.S.M.I.F e P.O.N.
Questi interventi si concentrano su minori a rischio segnalati dal servizio sociale, spesso dal Tribunale dei minori, che hanno bisogno di progetti educativi individualizzati, incentrati sul benessere del minore con coinvolgimento dei genitori e dell’intero nucleo familiare laddove possibile.
Nella logica di rispondere trasversalmente ai bisogni delle famiglie come realtà competente e territoriale, Antropos integra la proposta educativa intrecciando, al bisogno, i vari progetti in essere per costruire risposte sempre più efficaci, come ad esempio INVIOLABILI e i servizi descritti di S.I.S.M.I.F e P.O.N.
I beneficiari di questi progetti hanno diverse caratteristiche in comune, certamente quella di protezione e sostegno alla crescita, situazioni complesse cha vanno dal disagio socio-ambientale, a storie più complesse con sospensione temporanea della responsabilità genitoriale o eventi ancor più traumatici che indubbiamente espongono i minori a diversi rischi di violenza, dall’incuria per inconsapevolezza, alla violenza assistita ed altro ancora.
Focalizzando l’attenzione nella fascia 0-6 anni dei beneficiari, si propone quindi alle famiglie un intervento che affianca alla figura educativa dei progetti S.I.S.M.I.F e P.O.N., una specializzata – psicologa o altre figure esperte –, in risposta al bisogno emerso come, ad esempio, educatrice perinatale o assistente sociale, che accompagnino il genitore durante tutto il percorso.
L’intervento combinato a sostegno della genitorialità permette diverse azioni e può rispondere sia al bisogno del genitore di uno spazio proprio di elaborazione e riflessione, che di uno spazio di osservazione guidata del bambino concentrato sulla lettura dei bisogni che questo comunica, ma anche di uno spazio attivo di sperimentazione di una relazione positiva ed efficace tra adulto e bambino.
L’intervento integrato viene pensato e progettato non solo con le figure educative e del terzo settore coinvolte ma anche con gli adulti di riferimento dei nuclei stessi, basandosi infatti sull’alleanza educativa con condivisione chiara di obiettivi, mandati, interessi e possibilità.
I progetti educativi individuali sono condivisi e co-progettati anche con tutti i servizi attivi attorno alla famiglia e prevede tempi d’intervento e monitoraggio del percorso prestabiliti.
La durata della presa in carico trasversale varia in base alla situazione e al bisogno e viene modellata e trasformata nel tempo all’interno del patto educativo e dei bisogni via via emersi.
Il tentativo di questi interventi integrati è quello di andare ad agire con specificità e competenza laddove le situazioni pluri-problematiche richiedono tempi e modalità varie, ma soprattutto fornire risposte complesse e competenti a misura di famiglia.
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