Chiude l’oratorio ma si aprono “stanze” sul web per proseguire il lavoro con i minori
di Salesiani per il sociale
Dal 7 marzo, i locali dell’Associazione Don Bosco San Matteo di Messina sono chiusi al pubblico impedendoci di svolgere le attività nei cortili e soprattutto di incontrare i ragazzi e le famiglie del quartiere di frontiera “Giostra”. Si tratta di uno dei tanti sacrifici necessari in questo momento di coronavirus che, ci auguriamo, si concluda presto consentendoci il ritorno alla normalità. Data la situazione, per far in modo di proseguire, laddove possibile, attività e incontri virtuali, ci si è dato da fare per continuare ad essere presenza attiva e sostenere ragazzi e famiglie del territorio.
Se quindi i cortili, le sale dell’associazione, le aule della scuola “Villa Lina-Vann’Antò”, gli ambienti della parrocchia San Matteo, partners del progetto, sono rimasti chiusi, grazie al contributo dei volontari, nell’ultimo mese è stato possibile aprire delle vere e proprie stanze sul web e proseguire con il lavoro coi minori e con le associazioni coinvolte nella struttura di rete. Il riferimento ai volontari non è casuale perché accanto ai salesiani, sono i laici, i promotori delle azioni educative e la loro risposta generosa a questa emergenza, non è tardata ad arrivare.
Al forzato distanziamento sociale non ha, pertanto, corrisposto la sospensione delle attività del progetto “Dare di più a chi ha avuto di meno”, ma una momentanea trasformazione della modalità di raggiungere l’altro, fare con l’altro; esserci. Funzionali, a tal fine, sono state la piattaforma “zoom”, attraverso la quale è stato possibile proseguire il supporto e il potenziamento scolastico, skype, mezzo di confronto con l’équipe e di incontro con le associazioni e gli enti che dallo scorso anno collaborano per l’implementazione del CEL.
Ci auguriamo tutti di superare presto questo momento buio, ma qualora i tempi dovessero dilatarsi, siamo pronti a mettere in campo iniziative ancora nuove che ci consentiranno di raggiungere anche quanti, a causa dell’indisponibilità di mezzi tecnologici, oggi non possono ancora partecipare attivamente.
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