Giostra, Messina: il servizio dato e la sorpresa di quanto si è ricevuto

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La testimonianza di una volontaria del Servizio Civile Universale di Messina-Giostra che ha sostenuto il supporto scolastico per i ragazzi del quartiere.

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Il tempo che sto dedicando al progetto “Dare di più a chi ha avuto di meno”, nonostante la situazione che stiamo affrontando a causa del covid, è stato veramente ricco di belle e nuove esperienze nel campo in cui ho “lavorato”…

Una delle attività fondamentali è stata il supporto scolastico per i ragazzi del quartiere di Giostra, Messina,  è stato abbastanza particolare ma di fondamentale importanza per i ragazzi e le famiglie, poiché siamo riusciti a seguirli telematicamente instaurando dei rapporti con i genitori che, nel loro piccolo riuscivano anche loro ad essere presenti  per l’istruzione dei propri figli. Personalmente ho seguito i bambini che frequentano la scuola primaria, ma anche grazie ai miei studi presso un istituto professionale ho potuto seguire dei ragazzi delle scuole superiori nelle materie che più mi competevano.

Durante questa attività sono riuscita a scoprire e capire i nuovi metodi di insegnamento nella scuola secondaria di primo grado e mi sono resa conto, che seppur siano passati circa dieci anni dai miei studi della scuola media,  l’istruzione trova sempre nuovi metodi per insegnare alle generazioni che vengono. Questo è anche stato motivo di stimolo per aiutare i ragazzi con metodi “nuovi”. Ho sempre giocato ballato e scherzato con i ragazzi dell’oratorio e non ho mai avuto la possibilità di conoscerli nell’ambito scolastico, ma adesso, grazie all’attività di sostegno scolastico, ho trovato un nuovo modo per stargli vicina.

Abbiamo svolto altre attività durante l’anno come ad esempio l’Estate ragazzi (una sorta di grest) durata un mese, basata su regole ferree e giochi (secondo DPCM), che ci ha permesso di radunare i nostri ragazzi e non lasciarli per strada ed insegnare loro come rispettare le regole durante i giochi e i momenti ricreativi. Il mio ruolo durante la preparazione è stata quella di: occuparmi della formazione, dell’animazione e dell’attività di murales con la quale insieme i ragazzi abbiamo donato ai nostri campi un tocco di colore. Con la collaborazione dei genitori siamo riusciti dunque a passare un bel mese in sicurezza e con tanto divertimento. Sono stata orgogliosa di aver organizzato insieme alle ragazze del servizio civile e ai salesiani un qualcosa che ha permesso ai ragazzi di svagarsi un bel po’,  dopo i mesi di lockdown e averli resi felici.

Da settembre fino a novembre invece abbiamo svolto i laboratori di calcio e pallavolo con i ragazzi e le ragazze iscritti all’oratorio. Durante queste, i ragazzi sono riusciti a divertirsi e a rapportarsi tra loro con le dovute precauzioni che il DPCM ci ha sempre suggerito.

Sono stata sorpresa dai ragazzi poiché all’inizio pensavamo di avere qualche difficoltà a far rispettare le regole, mi sono ricreduta, perché erano gli stessi ragazzi a “rimproverarsi” tra loro quando ad uno sfuggiva qualche regola.

Spero di aver lasciato dei bei ricordi e degli insegnamenti a ragazzi come loro mi hanno trasmesso spensieratezza sorrisi e gioia infinita.

Marika Tusa, operatrice volontaria del servizio civile 2020/2021

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