Napoli, l’esperienza del laboratori post-scolastici

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Pubblichiamo le storie di due giovani che frequentano l’oratorio di Napoli, impegnati nei laboratori post-scolastici, raccontate dagli operatori.

M.V. vive a Napoli e frequenta la III C dell’istituto S. Di Giacomo. Utilizza molto i social per comunicare, ama mangiare dolci e non ha particolari pensieri o suggerimenti sulla sua città (visto che non esce molto). Nell’ultimo periodo, la sua presenza è molto più saltuaria perché i genitori spesso non riescono ad accompagnarlo o a venirlo a prendere. E’ un ragazzo molto intelligente e furbo, durante lo spazio studio, fatica a concentrarsi e a finire i compiti, ma è veloce nell’apprendimento. Durante i laboratori, partecipa volentieri, ma tende spesso a infastidire i compagni. Del progetto si dice contento e soddisfatto e propone più attività sportive e all’aperto visti gli spazi presenti.

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D.A. ha 14 anni e frequenta la II media dell’istituto Villa Fleurent. Vive a Napoli. Si trova bene nella sua città, esce molto e ha tanti amici. Ama i vestiti e le scarpe firmate e molto costose, lo fanno sentire importante e superiore. E’ in continua ricerca di attenzione, per nascondere in realtà la sua fragilità e solitudine. Ha molte difficoltà e lacune scolastiche, che probabilmente porta dietro dalle elementari e soprattutto poca volontà e autostima che gli provocano molte complicazioni nell’apprendimento e nel concentrarsi. D.A. durante lo spazio studio è particolarmente irrequieto e si lascia trascinare dagli altri.

Spesso non va a scuola e si era pensato di sottoporgli delle schede per ogni materia, per recuperare in parte il programma scolastico ormai in pieno svolgimento, ma la saltuarietà della sua presenza allo spazio studio e la poca concentrazione mostrata, rendono tutto più difficile. Partecipa poco e caoticamente anche ai laboratori, perché a sua detta, noiosi e poco interessanti. Vorrebbe solo attività sportive e gli piacerebbero delle uscite organizzate.

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