Esami. Ultimi passi dei nostri percorsi individualizzati
di Oasi
Gli esami di Stato e di terza media terminano i percorsi di ragazze e ragazzi che abbiamo accompagnato nei Poli Educativi durante questo incredibile anno scolastico
Con gli esami di maturità si è concluso l’anno scolastico 2019/20. Un anno per il quale abbiamo speso tante parole. Ma mai abbastanza per descriverne l’impatto sulle vite degli adolescenti e delle loro famiglie. E sul nostro lavoro.
Termina anche il secondo anno di progetto per #AltaFrequenza. Un anno che ha messo alla prova anche noi. Noi che lavoriamo per e con i minori e che ricorderemo per sempre questo momento storico. Proviamo anche solo a immaginare, allora, cosa abbia significato per quegli studenti che hanno preparato gli esami.
Proviamo a immaginare, soprattutto, l’esperienza di quelle ragazze e di quei ragazzi della periferia romana che si sono affidati agli operatori del progetto per superare le difficoltà che li hanno posti di fronte al rischio di abbandonare la scuola.
L’esperienza dell’ultimo giorno di scuola
Come avranno immaginato, a settembre, il loro ultimo giorno di scuola?
E come avranno immaginato il saluto con compagni e docenti, le ultime interrogazioni, le ultime volte in cui avrebbero camminato nei corridoi della scuola e avrebbero attraversato la porta della loro aula? L’ebrezza che ti danno gli ultimi giorni di scuola si sente quasi nell’aria, quando la primavera inizia a riscaldare le giornate.
Rendersi conto di quanto sia stata straniante l’esperienza della distanza applicata alla scuola è difficile, forse, quanto affrontare un esame in questo clima di incertezza e precarietà.
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Chi sono ragazze e ragazzi dei nostri percorsi individualizzati?
Affrontare dispersione scolastica e povertà educativa significa entrare in contesti in cui ogni cambiamento può mutare un equilibrio. Un equilibrio fragile, come quello di ragazze/i che provano a tenere il passo dei programmi scolastici, nonostante le proprie difficoltà. Difficoltà con la lingua italiana. Difficoltà attentive. Difficoltà familiari ed economiche.
In questi contesti abbiamo puntato sull’aiuto e sulla motivazione che può offrire una comunità di coetanei e adulti, come i Centri di Aggregazione Giovanile. Un ambiente pronto ad accompagnare e a dare supporto, nuovi stimoli e nuove passioni. Questo è l’equilibro che cerchiamo di creare nei Poli Educativi Territoriali nati in 3 Municipi di Roma (VII, IX e XI) dalla collaborazione tra CAG e scuole.
Tutto si complica, però, con la distanza, la lontananza, la chiusura, l’isolamento. Grandi alleati della dispersione scolastica.
Questo è il contesto degli adolescenti (11-17 anni) che seguiamo nei 45 percorsi individualizzati che #AltaFrequenza sta tracciando e realizzando nell’arco di 3 anni. Tutti diversi l’uno dall’altro, ma con una meta all’orizzonte: l’esame.
Scopri alcune storie degli adolescenti che aiutiamo con i » Percorsi individualizzati
Il racconto degli ultimi passi fino agli esami
Vengono segnalati dalle scuole o dai servizi sociali. Oppure frequentano già i Centri di aggregazione. I primi passi li abbiamo raccontati. Il momento in cui riconosciamo talenti, difficoltà e prospettive dei ragazzi, per tracciare il percorso giusto per arrivare alla meta. E abbiamo raccontato il modo in cui abbiamo ridisegnato i percorsi, quando l’emergenza lo ha imposto. Ma come si arriva all’esame in queste condizioni?
L’incertezza si è aggiunta alla distanza. Quante volte sono cambiate modalità e date degli esami per gli studenti di 3° media? Quante volte abbiamo prospettato, e poi negato, un ultimo giorno di scuola in presenza per gli studenti delle scuole superiori?
Tante volte, fino ad arrivare a ridosso delle date di esame.
Aiutandoci talvolta con nomi di fantasia, raccontiamo gli ultimi passi verso la meta dei loro percorsi.
Esami di terza media
Un’orale online partendo dalla classica tesina. Questa la soluzione pensata per l’esame di terza media. Forse, frettolosamente calendarizzato immediatamente dopo la chiusura delle scuole.
Non è stato facile preparare il proprio materiale in così poco tempo. Sono diventati quotidiani, anche di sabato in alcuni casi, gli incontri online di Roberta (Spazio Incontro Scholè) con Myriam e Nelly, le sorelle gemelle che ha accompagnato durante l’ultimo anno.
Tanto lavoro ma ne è valsa la pena: le tesine delle due ragazze parlano della loro Terra, delle musiche e dei personaggi che hanno segnato il riscatto del continente africano, dal quale provengono. Myriam e Nelly hanno affrontato le difficoltà linguistiche puntando sulla loro ricchezza culturale. Hanno fatto della diversità il proprio valore. Non più l’ostacolo. E, anche per questo, oggi sono soddisfatte di quanto sono riuscite a realizzare.
L’importanza della collaborazione con la scuola
Le difficoltà con la lingua italiana segnano anche il percorso di Arun.
Appena arrivato in Italia ha provato a imparare la lingua interpretandone da solo significati e regole. Ma il suo sforzo autonomo, purtroppo, ha generato alcuni errori nell’uso della lingua che con il tempo si sono fossilizzati.
Tiziana lo segue sia il pomeriggio, al Centro I Ragazzi del Muretto, che la mattina a scuola. E la collaborazione con l’I.C. Frignani è stata fondamentale per proseguire il cammino insieme. Anche durante il lockdown.
Paradossalmente, la lontananza ha rafforzato i legami. Tiziana ora non è più in contatto con l’istituzione Scuola, ma con i docenti stessi di Arun. Insieme seguono un piano per aiutarlo a tenere il passo dei suoi compagni di classe.
Tiziana e Arun hanno lavorato alla tesina video-chiamandosi. Strumenti e qualità delle connessioni non sono il massimo, ma alla fine arriviamo agli esami di terza media. Arun, emozionatissimo, giunge all’appuntamento che ha preparato con tanta determinazione. Docenti e operatori sono tutti soddisfatti del suo percorso. Ma lui lo è più di tutti.
Supportare la didattica con l’innovazione
Letture, quiz, approfondimenti storici che partono da curiosità sul mondo della musica e della fotografia. B-Side ha proposto contenuti multimediali interessanti per stimolare la curiosità e la voglia di cercare cose nuove attraverso i Social. E i risultati si sono visti.
Margot ha amato Van Gogh e la visita guidata online organizzata da Serena. Infatti, la tesina l’ha scritta proprio sull’artista olandese. Il Ramo di mandorlo fiorito è il quadro che ha ispirato il lavoro che ha portato al suo esame.
Ma è anche nei percorsi più difficili e accidentati che i materiali di approfondimento vengono in soccorso. Abbiamo già raccontato nelle scorse settimane, a proposito degli strumenti per supportare la didattica a distanza, come l’inventiva e la vocazione multimediale del CAG di Cinecittà abbiano aiutato Serena ad iniziare uno dei cammini più complessi del nostro progetto. Non è facile partire in concomitanza con la quarantena. E il percorso di Luigi è stato segnato dal divario tecnologico e dal bisogno di relazionarsi con altri ragazzi della sua età. In attesa di poterlo accogliere di nuovo negli spazi di B-Side, video e materiali di approfondimento lo hanno aiutato in questi primi mesi del suo percorso individualizzato.
Esami di Stato
Orale in presenza e due elaborati che sostituiscono le prove scritte, invece, è stato il format dell’esame di Stato. In presenza, sì, ma i maturandi non potevano invitare nessuno ad assistere e ad accompagnare i maturandi.
Lo sa bene Marina, che alla maturità si è avvicinata con l’aiuto di Giulia: la distanza di sicurezza rischia di diventare solitudine. Avrebbe voluto che la sua amica di Scholé la accompagnasse alla prova orale. Ma non è stato possibile a causa delle misure anti-Covid.
Quella con Giulia è una relazione educativa che non si è allentata nemmeno con la quarantena, durante la quale chiacchierate e merende su Skype alleggerivano le ore di studio insieme. L’ultimo passo Marina lo ha mosso con la spinta delle proprie forze e delle proprie motivazioni, ma il percorso fatto insieme a Giulia si è compiuto. Ce l’ha fatta, la maturità è conquistata.
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Percorsi che coinvolgono anche le famiglie
Ai Ponti del Laurentino 38 il supporto di operatori e volontari di Pontedincontro ha permesso a non poche famiglie di accedere a tablet e altri aiuti utili per sopravvivere alla crisi e rendere possibile la didattica a distanza.
Senza dimenticare l’impegno e il tempo dedicato per accompagnare in percorsi di integrazione ragazze e ragazzi di lingue, culture e contesti di provenienza estremamente eterogenei.
Abbiamo già raccontato come Ilaria, con l’aiuto di una giovane volontaria ed ex utente del Centro, abbia inventato un percorso a 3 per superare le barriere linguistiche. Ma l’impresa più grande, forse, la giovane socia di Pontedincontro la compie costruendo e preservando contatti e interazioni con quegli adolescenti che vivono in comunità che faticano ad aprirsi.
Le prossime mete da raggiungere
Altri percorsi continueranno. Quelli di ragazze e ragazzi che affronteranno gli esami nei prossimi anni. Alcuni di loro li seguiremo anche durante l’estate. Con i compiti per le vacanze o semplicemente passando del tempo insieme, online o in presenza.
Sfide diverse sono quelle che continueranno sotto la guida di Ambra e Anis, al CAG Batti il tuo tempo. Quando la didattica a distanza delle scuole riduce al minimo il tempo libero degli alunni, si fanno veri e propri miracoli per ritagliarsi spazio e tempo utili. Ma Giulio ha messo a frutto tutto il lavoro fatto con la scuola e con Ambra. Si è attivato, e ne hanno giovato la sua concentrazione e l’attenzione dedicata allo studio.
Filippo, motivato dalla sfida della didattica a distanza, ha portato a termine il suo primo anno di scuole superiori con buoni risultati. All’inizio del suo percorso non era nemmeno in possesso dei testi scolastici. Ma qualcosa è scattato in lui quando il lockdown ha chiesto a tutti, anche ai più giovani, uno sforzo in più. Ha partecipato con costanza alle lezioni online, nonostante le difficoltà di chi, come lui, vive in una casa piccola. Anis è piacevolmente sorpreso della sicurezza che ha mostrato nello studio e negli esercizi. La pagella lo ha premiato!
Con quali parole chiudere questi percorsi?
Soddisfazione, emozione, impegno, cura per la relazione. Ma siamo passati anche attraverso consueti timori, incertezze contingenti e difficoltà di partenza da affrontare. Queste sono le parole che hanno contraddistinto gli ultimi passi dei percorsi individualizzati appena conclusi con gli esami di maturità o di terza media.
Ora, non resta che augurarvi buone vacanze e il nostro in bocca al lupo per le vostre sfide future!
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