Giocare e sperimentare: i corsi di italiano L2

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I corsi di italiano per studenti stranieri sono state le prime attività pomeridiane a prendere il via nel Progetto “Stelle di Periferie – Scuole Attive per l’Inclusione” . I corsi sono iniziati ormai in tutte e cinque le scuole coinvolte: IC Donati, IC Via Carotenuto 30, IC Viale Venezia Giulia, IIS Amaldi, IIS I.T.C. Di Vittorio-I.T.I. Lattanzio.

Gli studenti stranieri risultano, spesso, tra i primi a rischio dispersione scolastica. Per esempio, nel passaggio dalla scuola media alla scuola superiore la dispersione scolastica degli alunni con cittadinanza non italiana raggiunge il 5,21% contro l’1,8% degli alunni con cittadinanza italiana. Inoltre gli studenti stranieri non nati in Italia che abbandonano gli studi sono il 6,7% rispetto al 3,4% delle seconde generazioni (dati Miur passaggio da a.s. 2016/2017 a a.s.2017/2018).

I corsi di italiano L2 intendono dunque potenziare le loro competenze e favorire l’inclusione. L’esito sarà misurabile sia sul terreno della socialità sia su quello dell’apprendimento.

Corsi di italiano modulati sui ragazzi

In alcune scuole, come l’IC Carotenuto, la classe è piccola e omogenea. In altre, come l’IC Viale Venezia Giulia, gli studenti sono tanti e di tanti livelli diversi. L’insegnante prepara lezioni e materiali da proporre a seconda delle competenze. Poi, nel corso della prima ora di lezione, si divide tra i vari gruppi che si misurano nelle diverse attività; durante la seconda ora, invece, riunisce gli alunni per proporre giochi comuni, accessibili a tutti i livelli.

Proprio così, si tratta di giochi. In “Stelle di periferie” la didattica frontale lascia il posto a metodologie attive, in ogni azione che coinvolge i ragazzi. Il focus è sulla crescita non solo delle competenze ma anche dell’empatia e della consapevolezza.

Giocando s’impara

Il gioco è potente strumento di apprendimento perché, oltre ad attivare la sfera cognitiva, attiva emozioni e relazioni. E, sotto l’attenta supervisione dei formatori, può diventare “motore” della gruppalità inclusiva, altro obiettivo principe del Progetto Stelle di Periferie.

“Questa è la metodologia scelta per gli interventi, ma è anche una richiesta dei ragazzi” – ci racconta Maria Cristina Faustelli, insegnante L2 di lunga esperienza. “Una volta creato un dialogo sereno che lascia spazio alla loro spontaneità, gli studenti manifestano la voglia di essere coinvolti in lezioni dinamiche e divertenti. Dopo tutto l’italiano è la loro settima o ottava ora di lezione, come dargli torto?”.

Italiano con i genitori

In due scuole sono partiti anche i corsi di italiano per genitori (nella foto), gli altri si attiveranno entro metà gennaio. L’insegnamento prevede in questo caso attività di ascolto e dialogo durante simulazioni di situazioni reali: l’intento è far acquisire una terminologia utile se non indispensabile, perché legata al quotidiano, offrendo così agli studenti strumenti di sicurezza e autonomia.

I corsi di italiano per i genitori, inoltre, “convogliando” fisicamente i genitori nella scuola, possono incrementare il dialogo scuola-famiglia. Promuovere nei genitori la convinzione che la scuola abbia una precisa (e preziosa) funzione educativa, potrà renderli fondamentali sostenitori del successo scolastico dei figli.

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