Pillola #4: Storie di famiglia e giochi di narrazione

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Pillole di psicologia per genitori in quarantena”:

Pillola #4: Storie di famiglia e giochi di narrazione

«Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato prencipe Galeotto, nel quale si
contengono cento novelle in diece dì dette da sette donne e da tre giovani uomini.»

Così comincia il Decamerone. Una raccolta di novelle raccontate da dieci ragazzi che si rifugiarono fuori le mura della città di Firenze per sfuggire alla peste nera che dilagava nella città, nel lontano 1300. I ragazzi, per trascorrere lietamente il tempo, raccontavano a turno una novella, una per ogni giorno trascorso insieme.

Interessante come la storia si ripete ciclicamente. D’altronde, la pandemia di Covid19 che noi oggi stiamo vivendo, per quanto possa sembrarci assurdo e surreale, è un fatto naturale. La natura prevede questo. Accade. E sta a noi gestire l’evento naturale nei migliori dei modi possibili.

La narrazione, da sempre, è stato un bisogno fondamentale dell’uomo: la mente è predisposta in modo istintivo a tradurre l’esperienza in termini narrativi grazie a una forma di cognizione definita “pensiero narrativo”. Stiamo parlando di una strategia conoscitiva che consiste nella costruzione di storie come modelli interpretativi della realtà. Non solo. Da un punto di vista psicologico, la narrazione è considerata uno strumento linguistico molto flessibile attraverso cui è possibile leggere, interpretare, risignificare e parlare della realtà, di sé stessi, della propria storia o anche delle proprie aspettative. Grande influenza sulla narrazione ha il nostro inconscio, che può prendere forma, può esprimersi, liberarsi attraverso la narrazione di storie. Attraverso il pensiero narrativo, il narratore costruisce la propria identità, fa ordine, seleziona degli aspetti della realtà piuttosto che altri, da un nome a certi sentimenti ed emozioni, o li rappresenta attraverso delle azioni di un certo personaggio grazie ad un gioco di proiezioni, collega eventi secondo una sequenza temporale. Insomma, mette ordine al caos grazie a una trama significativa.

La narrazione è un processo fondamentale sia per la costruzione della nostra identità adulta che durante il nostro processo di crescita, ovvero durante l’infanzia: ogni individuo sente il bisogno di definirsi come soggettività dotata di scopi e intenzionalità e ricostruisce gli avvenimenti della propria vita in modo tale che siano in linea con questa idea di Sé. Noi siamo fatti di storia, delle nostre storie, delle nostre azioni, delle emozioni che riposano dentro le nostre azioni. Al contempo, tutta l’infanzia è animata da storie più o meno fantastiche. Il bambino impara ad andare incontro alla realtà attraverso le storie che gli vengono narrate, se la prefigura, la rappresenta, si prepara a viverla attraverso un processo coinvolgente ed emozionante che lo protegge e, al contempo, lo espone alla vita. Inoltre, il bambino si nutre delle storie di famiglia e cresce e si struttura grazie a queste. Lui rappresenta il frutto della storia della sua famiglia e lì dove c’è una storia chiaramente raccontata, che trova risoluzione agli eventi critici, troveremo un bambino più forte, con salde radici e rami tesi al cielo.

E allora, perché non utilizzare questo tempo da trascorrere insieme, a casa, lontano dagli impegni lavorativi e dai ritmi frenetici per raccontarsi?

L’isolamento a cui siamo costretti può rappresentare un’occasione unica per dedicarsi alla ricostruzione di sé, delle storie della propria famiglia, e per condividere un tempo piacevole di gioco e fantasia, anche con i propri figli.

Esistono numerosi giochi di narrazione in commercio, ma basta usare un po’ di fantasia!

Il sacchetto degli oggetti misteriosi. Prendete un sacchetto e metteteci dentro degli oggetti, più o meno importanti o anche di uso quotidiano. Una penna, un frutto, un braccialetto, un orologio, una sciarpa, un vecchio gioco. Ogni membro della famiglia pescherà a occhi chiusi un oggetto e da questo si farà ispirare per raccontare una storia

La scatola delle foto di famiglia. In ogni casa ci sono foto, più o meno recenti, più o meno antiche. È arrivato il momento di rinfrescarle insieme. Potrete insieme dedicare del tempo per rivedere quelle foto e le foto saranno il giusto pretesto per raccontare ai figli o agli altri membri della famiglia le storie dei personaggi che rincontrerete.

L’albero genealogico. Potrete divertirvi con vostri figli a ricostruire l’albero genealogico della vostra famiglia, con l’ausilio di foto o anche di ricerche sul vostro cognome attraverso internet.

E adesso tocca a te! Preparate dei fogliettini su cui scriverete dei luoghi, dei personaggi o dei nomi propri di persona, degli oggetti e dei contesti situazionali. Ogni gruppo di fogli verrà inserito in una scatolina diversa. Ogni membro del gruppo pescherà un elemento da ogni scatola e darà vita alla propria storia! Cosa succederebbe se “un cane, un uomo con cappello si trovassero di improvviso nel bel mezzo di un incendio in un capannone in campagna? O anche… cosa ci fa uno studente universitario alla NASA?

Fotolibri a tema. Il cellulare è stracolmo di foto? Costruite insieme dei fotolibri a tema: “i grandi sorrisi”; “pianti e lacrime”, “le facce buffe”, “viaggi e vacanze” e così via…

 

Ricordatevi quindi di creare dei bei ricordi per il futuro. Quando la quarantena sarà finita, sarà importante poter raccontare la vostra quarantena, il vostro pezzetto di storia che, inevitabilmente, si inserisce in una rete di storie più grande.

Nel prossimo articolo parleremo di “Coronavirus e Fase 2: come aiutare i bambini a gestire ansia e stress da ripartenza”.

… Al prossimo articolo!

I suggerimenti di oggi sono a cura di:
Dott.ssa Cinzia Marano – Psicologa, “area interventi specifici per alunni con bisogni educativi speciali” – I.C. Marino Centro– Roma | Progetto Patti d’Impatto

Per info:
pattidimpatto@gmail.com – tel. 328 6085006
Roma Torre Angela:
pattidimpatto.poseidone@gmail.com
Roma Centocelle: pattidimpatto.sesami@gmail.com
Roma Casalotti: pattidimpatto.casalotti@gmail.com
Monterotondo:
pattidimpatto.giovagnoli@gmail.com
Marino:
pattidimpatto.marino@gmail.com

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PILLOLE DI PSICOLOGIA PER GENITORI IN QUARANTENA, a cura delle psicologhe coinvolte nel Progetto “Patti di Impatto”, vuole essere un invito alla riflessione per genitori e insegnanti sul momento che stiamo vivendo. Uno spazio dove è possibile ritrovare la descrizione di stati d’animo vissuti in questo momento faticoso e qualche suggerimento su come organizzare al meglio il tempo in casa.

Ti sei perso le precedenti pillole? Clicca di seguito per leggerle:

Pillola #1: https://percorsiconibambini.it/pattidimpatto/2020/04/24/nasce-la-rubrica-pillole-di-psicologia-per-genitori-in-quarantena/

Pillola #2: https://percorsiconibambini.it/pattidimpatto/2020/05/07/pillola-2-quale-influsso-puo-avere-sulla-psiche-dei-bambini-una-chiusura-forzata-in-casa/

Pillola #3: https://percorsiconibambini.it/pattidimpatto/2020/05/18/pillola-3-la-famiglia-in-emergenza-riflessioni-per-la-gestione-del-conflitto/

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