Laboratorio Impariamo e lockdown: storie di cambiamento

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L’improvvisa chiusura delle scuole a febbraio e l’avvio del lockdown hanno costretto giovani e famiglie nelle loro abitazioni, stravolgendo la loro routine quotidiana da tutti i punti di vista. Il laboratorio Impariamo ha dovuto velocemente riadattarsi.


Interruzione delle lezioni, della socialità, della possibilità di movimento e di stare all’aria aperta: questa la sfida del lockdown. “Il laboratorio Impariamo ha dovuto velocemente riadattarsi, ripartendo dagli obiettivi che lo caratterizzano: potenziare le abilità e competenze didattiche senza tralasciare la parte laboratoriale dedicata al lavoro sulle emozioni, sulla partecipazione e sulla cittadinanza“, ci riporta Giulia Politi della Fondazione L’Albero della Vita, Educatrice OpenSpace a Milano.

La fase di potenziamento didattico è stata quindi rimodulata su interventi one-to-one attraverso videochiamate whatsapp. Con l’introduzione di 30 minuti dedicati ad una materia e un compito a scelta, ragazzi e ragazze hanno avuto modo di migliorare le proprie capacità organizzative (puntualità, scelta della materia su cui lavorare, invio delle foto delle pagine da studiare e degli esercizi) e di rafforzare la propria autostima lavorando sulle proprie esigenze specifiche, in alcuni casi anche in accordo e con la collaborazione degli insegnanti di sostegno. Al potenziamento scolastico, inoltre, è stato affiancato, in continuità con quanto svolto in presenza, un lavoro trasversale di conoscenza, nominalizzazione e gestione delle emozioni.

L’introduzione dei compiti a distanza ha permesso non solo di svolgere un lavoro mirato in base alle esigenze di ogni ragazzo e ragazza, ma anche di garantire una continuità con le attività settimanali svolte in presenza. Questo momento ha permesso di entrare in contatto direttamente con le famiglie, nella fase organizzativa e di adesione, e di instaurare con loro una collaborazione rispetto alla partecipazione dei giovani agli incontri. Tutto ciò ha portato ad un coinvolgimento attivo dei genitori nella partecipazione alle uscite didattiche, un coinvolgimento e una relazione finora impossibili.

“Vi ringrazio molto per aver aiutato mio figlio perché lui è molto timido e io non parlo bene italiano e non so aiutarlo. Lui non ha amici, anche prima del lockdown non usciva mai. Studiare con voi gli ha dato coraggio. E’ stato bello partecipare all’uscita didattica insieme a mio figlio in giro per la città, perché stiamo sempre in casa. Grazie davvero per quello che state facendo.” (Riferisce una mamma alle educatrici OpenSpace)


Ragazzi e ragazze hanno mostrato una sempre maggiore puntualità e presenza, condividendo gradualmente i loro vissuti personali e nominalizzando le proprie emozioni:

Mi manca fare casino con i compagni e anche le prof che si arrabbiano

A casa sto sempre da solo e mi annoio, non ho il numero di telefono dei miei compagni

In questo periodo sto pensando a quanto mi manca la natura, non ci avrei mai pensato perché prima neanche mi accorgevo degli alberi

Mi manca stare con i nonni e anche con gli zii

Mi sento triste perché non so più fare esercizi di matematica che prima sapevo fare e non mi ricordo più nulla

Sono triste perché i telegiornali trasmettono continuamente notizie angoscianti e ho paura.


In questi mesi, giovani e adulti hanno partecipato anche alle puntate di RadioIncolla, registrando alcuni audio e condividendo pensieri, speranze e desideri futuri. A partire dal mese di giugno, inoltre, sono stati introdotti incontri di gruppo tramite la piattaforma Zoom, permettendo a studenti e studentesse di “rivedersi” e “raccontarsi” online a partire dalle ultime settimane di scuola. Per i diplomandi di terza media è stata un’occasione per ripetere a compagni e compagne la propria tesina d’esame e vincere l’emozione della ripetizione in pubblico, ma anche di celebrare poi insieme la promozione. Per tutti è stata l’occasione per riabituarsi gradualmente alla socialità, in uno spazio protetto, in quanto molti di loro sono rimasti a casa a lungo anche dopo la riapertura.

Nuove uscite didattiche aperte ai genitori avranno luogo anche durante la programmazione estiva delle attività potenziamento didattico. Le uscite, nel rispetto del distanziamento e delle regole di prevenzione, permetteranno ai ragazzi di riassaporare l’entusiasmo delle gite. Nel mese di luglio sono previsti incontri presso il Castello Sforzesco, Parco Sempione, bosco verticale e Piazza Gae Aulenti. Per il mese di agosto e settembre, invece, sono in programma la visita al Mudec e l’esperienza al Parco avventura di Corvetto.

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“OpenSpace durante questo periodo è stato molto utile per me perché mi siete stati d’aiuto per fare i compiti e sentirmi meno solo. Grazie al vostro aiuto sono andato avanti e sono stato bene.” (Riferisce un giovane partecipante alle educatrici OpenSpace)

 

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