Nel quartiere a (s)passo uno se ne va…

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A Rogoredo c’è una super eroina, una glim girl con le mani da geco, che salva i bambini dallo spaccio di droga. Ha poteri magici la “panchina della tolleranza” sul Ponte Lambrate, per unire le diverse culture. Viale è la spilla del teletrasporto che accompagna i cattivi in carcere. A sorvegliare tutte le strade, invece, ci pensa il gigante Sordello.

I diversi plessi dell’Istituto comprensivo Madre Teresa di Calcutta accolgono ogni giorno oltre 900 alunni che arrivano da quartieri diversi , nella periferia sud est della città. Tra loro ci sono bambine e bambini che provengono da famiglie radicate nel territorio e altri che, se seppure nati e cresciuti in Italia, hanno genitori ancora a volta spaesati, perché originari di paesi lontani.

Per la prima volta insieme nel nuovo fab lab della scuola [vedi il post Un fab lab per progettare il cambiamento], bambine e bambini delle prime classi hanno provato a raccontare e a trasformare lo spazio che abitano con l’aiuto di Matteo Viscogliosi e una tecnica di animazione video che si chiama “a passo uno” o Stop Motion.

Nel video montato da Fiammetta Castagnini alcuni frammenti dei primi racconti.

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