Legalità e bellezza: scambio Sud-Nord
di lagrandecasa
Legalità e bellezza. Questo il titolo della proposta di viaggio/scambio esperienziale che nell’ambito di Drop-in vede protagonisti 15 ragazzi del Nord e del Sud Italia. Un viaggio per esplorare le proposte educative e culturali di cui fanno esperienza i coetanei che abitano ai due capi del nostro paese. L’esperienza è organizzata nell’ottica di consolidare il lavoro di rete nei due territori di intervento (Nord e Sud) e di offrire ai ragazzi, attivati nelle diverse azioni, un’occasione di socialità e di reciproca conoscenza.
I protagonisti degli scambi
Partecipa un gruppo di 14 ragazzi/e residenti nelle due province di riferimento (Lecco e Agrigento). Sono accompagnati da una delegazione di operatori facenti capo agli enti partner del progetto. L’esperienza prevede (periodo 3-5 maggio) la possibilità per un gruppo di studenti lecchesi di soggiornare in Sicilia e conoscere le progettualità attive in quel territorio. Allo stesso modo è offerta l’opportunità (periodo 9-11 maggio) ad un gruppo di studenti siciliani di visitare il territorio della Provincia di Lecco e conoscere le attività realizzate all’interno del Progetto Drop-in. Durante i soggiorni sono infatti proposte attività culturali, laboratoriali e formative; i partecipanti all’iniziativa hanno modo di approfondire, sia a Lecco sia ad Agrigento, esperienze di confronto con i lori coetanei e di scoperta della ricchezza artistica e naturale dei due territori.
La tappa lecchese: legalità e bellezza
Arrivate dalla Sicilia sette ragazze del CPF Euroform di Agrigento, accompagnate da un insegnante e dal direttore Salvatore Palermo e dalla referente della Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani, Daniela Avanzato. Ad accoglierli Franca Maggioni, Assessore al Welfare di Merate, che ha organizzato in collaborazione con l’Istituto Manzoni una visita guidata per il paese. Il professor Lorenzo Proserpio ha poi mostrato alle ragazze i luoghi manzoniani e le vedute di rilevanza culturale e storica. La passeggiata si conclude presso il Municipio, attese per un momento di saluto da Fiorenza Albani, assessore con delega alla cultura.
Arte e artigianato
Una visita nello studio di Simone Bonetta (B Simo) per una presentazione dei laboratori di Street Art dà seguito al programma. Immersi nei materiali e nei colori le ragazze danno vita a un momento spontaneo di espressione artistica in cui i ragazzi hanno potuto liberamente dare voce alla propria creatività. Una dimostrazione delle attività del FABLAB locale ha quindi permesso ai ragazzi di sperimentarsi con le macchine per incisione laser. Qui hanno incontrato i ragazzi lecchesi che la settimana prima sono stati protagonisti del viaggio al Sud. L’ostello del Monte Barro è la sede scelta per i pernottamenti.
Una testimonianza all’insegna della legalità
Nel secondo giorno visita ai due Centri di Formazione Professionale di Consolida, in particolare ai percorsi di agraria e di grafica. Pranzo col giornalista Lorenzo Bonino, autore del libro “Io non sono nessuno”, che narra la storia del lecchese Pietro Fava, testimone della morte del giudice Livatino e per questo costretto a vivere per trent’anni sotto scorta. Un momento di riflessione ed emozione che dà sostanza al tema scelto per questa esperienza di viaggio: legalità e bellezza. I ragazzi del Nord nella loro tappa in Sicilia hanno infatti visitato la sede dedicata al giudice. Saliti sul Matitone, il campanile di Lecco uno spettacolo unico si offre alla vista con la catena delle Prealpi e della città. Presso il palazzo comunale di Lecco, Emanuele Manzoni, Assessore ai Servizi Sociali, ha poi accolto i ragazzi per un momento di saluto.
Un bene confiscato
Cena presso la Pizzeria Fiore, bene confiscato alla mafia. L’associazione Libera ha raccontato infine la storia del ristorante, confiscato ad un boss attualmente in 41-bis. Alla cena era presente Maria Grazia Nasazzi – presidente della Fondazione comunitaria del lecchese, Lorenzo Guerra -presidente di Consolida, i direttori del CFP Aldo Moro e dei CFP di Consolida e i referenti dell’ente capofila di Drop-in, cooperativa sociale La Grande Casa. A chiudere l’esperienza, un tour del centro di Milano prima del volo di rientro.
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