Bambini per una settimana alla Trappa con il campo “Abitare l’ambiente”

di

La ruggine dei mesi di quarantena, rimasta addosso ai bambini abituati per forza a restare da soli e chiusi in casa, si scrolla via anche in un luogo che sembrerebbe fatto apposta per la quiete e la solitudine: la Trappa di Sordevolo invece è stata per una settimana il paradiso naturale di un gruppo di ragazzi tra i 7 e i 9 anni che hanno partecipato ad “Abitare l’ambiente”. È stato questo il titolo scelto per il MIC (acronimo di “Montessori Inspired Camp”) svoltosi da domenica 6 a sabato 12 settembre, con la regia della Cooperativa Sociale Tantintenti e il marchio di Community School, il patto territoriale che ha unito 47 partner del Biellese, tra istituzioni, associazioni e privati, ed è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Imparare attraverso l’esperienza, sviluppando l’indipendenza e l’empatia, è uno degli insegnamenti di Maria Montessori, a cui Annalisa Perino e Ruggero Poi, “anime” di Associazionedidee, hanno guardato per progettare i “MIC”, attivi ormai da qualche anno. I campi estivi del 2020 alla Trappa hanno trovato in Giuseppe Pidello un oste, un maestro e una guida, il cui lavoro si è affiancato a quello di Manuela Baldo e Luca Sartorello, gli educatori di Tantintenti, nella settimana di soggiorno e di lezioni in mezzo alla natura. I bambini, per esempio, hanno scoperto i segreti della coltivazione delle patate, imparando anche a raccogliere le ultime della stagione (e che soddisfazione ritrovarsele a tavola nel menu della cena…), e hanno imparato che non esiste un solo tipo di mela. Grazie all’aiuto di Fabio Porta, ne hanno catalogate (e assaggiate) venticinque varietà, da quelle più antiche a quelle più facili da trovare sugli scaffali del supermercato. E anche questa lezione è finita in dolcezza, grazie al crumble di mele cucinato da una ragazza straniera, che in quegli stessi giorni lavorava alla Trappa in cambio dell’ospitalità.

Se la natura è stata la cornice delle giornate dei bambini, tanto spazio è stato dato alle tradizioni delle terre alte biellesi. I giovani allievi, in una delle escursioni, si sono spinti fino a un alpeggio, accolti dalle mucche pezzate rosse di Oropa e dalla proprietaria del pascolo che ha mostrato come si fanno burro e formaggio, ricompensando l’attenzione con un piatto di polenta concia fumante. Un’altra delle attività della settimana si è concentrata sull’architettura dei muretti a secco e dei terrazzamenti, che hanno reso coltivabili anche le impervie terre di montagna. E nelle ore più libere i bambini hanno organizzato il loro tempo, mescolando giochi, compiti e letture e soprattutto sperimentando quell’autonomia che era uno degli obiettivi del campo scuola.

Nelle ultime giornate è arrivato anche il momento di immagazzinare le emozioni vissute, creando il “cubo dei ricordi”, diventato un contenitore degli oggetti e delle scoperte che hanno caratterizzato la settimana, dalle pietre ai funghi, dalle mele alle fionde. Non solo: nel momento dell’incontro con i genitori i bambini hanno fatto loro da guide turistiche, accompagnandoli alla scoperta della Trappa e dei suoi dintorni, trasformati in pochi giorni in un luogo familiare.

 

 

Regioni

Ti potrebbe interessare

“Ben-essere a scuola”: il progetto per classi più sane, inclusive e felici

di

Il benessere a scuola è fondamentale! Ogni bambino, se vive l’ambiente scolastico con positività, ha più chance di fare un percorso scolastico...

Blablalab, il summer camp dedicato all’apprendimento del corretto metodo di studio

di

Non ci sono difficoltà insormontabili, se si trova il modo di affrontarle: si può riassumere così la filosofia dei Blablalab della Cooperativa...

Favole al telefono, video, Whatsapp: ecco come Community School resta accanto a bambini e ragazzi

di

Chiusi tra le quattro mura di casa, con le abitudini sconvolte dalla quarantena anti-contagio: per i bambini l’emergenza-coronavirus rischia di essere ancora...