Scuola, genitori e territorio: costruendo una comunità educante…
di progettomondomlal
Contribuire a fare crescere la comunità nel suo insieme, creare occasioni e percorsi in cui ci si possa sentire comunità è uno degli obiettivi di Bell’Impresa! E collaborare nella e con la scuola perché, come soggetto privilegiato di una comunità educante, sia capace di accogliere non solo bambini/e e ragazzi/e ma anche le loro famiglie per costruire reciprocità e relazioni generative, è uno dei suoi aspetti fondamentali.
Altrettanto fondamentali per promuovere una comunità educante sono le reti territoriali e le alleanze educative che si sta cercando di costruire con le azioni di progetto. Una comunità educante deve sviluppare senso di solidarietà sociale e promuovere reti di relazioni in cui bambini/e e ragazzi/e sono al centro, una comunità educante “mette in rete le risorse”. Nell’ottica delle reti la scuola, in primo luogo, deve essere al centro del territorio e delle relazioni tra agenzie educative e genitori.
Da una parte dovrebbe essere al centro delle strategie “politiche” del territorio e, dall’altra, dovrebbe essere capace di generare relazioni e creare rete tra i genitori e tra questi e il territorio. Questo processo di apertura ha una forte valenza educativa per bambini/e e ragazzi/e che sperimentano la collaborazione fattiva dei propri genitori con i docenti, imparando così quanto sia importante prendersi cura insieme della cosa pubblica. La comunità educante si realizza laddove i vari soggetti del territorio partecipano ad un processo di educazione diffusa, nel quadro di una collaborazione reciproca tra genitori, servizi, scuola basata sui principi della co-educazione e della cooperazione. Alleanze educative che si sostanziano attraverso lo scambio tra educatori, docenti e genitori, la comunicazione, la fiducia e che hanno come obiettivo quello di promuovere un pensiero e una cultura dell’infanzia diffusa e condivisa: la “responsabilità comune di crescere un/a cittadino/a”.
L’alleanza educativa implica, inoltre, che i servizi e la scuola svolgano una funzione di accompagnamento delle famiglie, di ascolto e supporto e, dove necessario, alla genitorialità. La scuola, i genitori e il territorio devono “fare rete” e quindi devono essere pensati in relazione: spazi scuola e spazi pubblici; opportunità della scuola e opportunità date dai servizi cittadini pensati ma anche progettati insieme….
La partecipazione e il coinvolgimento attivo dei genitori è un aspetto fondamentale su cui è importante investire. La partecipazione dei genitori ha una valenza positiva in sé che va oltre la sua dimensione concreta e pragmatica: “senza partecipazione, la scuola si svuota”. Infatti, emerge a più riprese l’importanza della partecipazione dei genitori in termini di co-progettazione educativa ma anche come collaborazione operativa con la possibilità di mettere risorse e competenze personali a disposizione dei bisogni e delle finalità della scuola e del territorio. La partecipazione dei genitori deve essere, quindi, considerata come un fondamentale completamento del servizio educativo, attraverso un’azione che integra l’operato della scuola, e non solo, condividendone gli obiettivi e ponendo le basi per costruire in modo attivo la comunità educante.
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