A Napoli, quattro secoli di arte e solidarietà

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Il Barone e soprintendente del Pio Monte della Misericordia Alessandro Pasca di Magliano e la vice-soprintendente la Nobile Donna Fabrizia Paternò dei Duchi di San Nicola. Arte

Il Barone Alessandro Pasca di Magliano è il soprintendente del Pio Monte della Misericordia, sede di una delle due ludoteche museali del progetto Arteteca (l’altra sorgerà al museo dell’Antica Capua e Mitreo di Santa Maria Capua Vetere) e che da quattro secoli si occupa di arte e solidarietà. L’antica istituzione, fondata nel 1602 da sette nobili napoletani, ha come vice-Soprintendente e Governatore alla beneficenza e all’Assistenza,

Barone Pasca, quali sono i progetti a cui partecipa attualmente il Pio Monte della Misericordia?

Pasca: “Siamo attivi su molti progetti. Ad esempio, a dicembre, si aprirà a Bacoli la Casa di Matteo, per l’accoglienza di bambini abbandonati negli ospedali ma anche di bambini malati terminali. Il progetto sarà portato avanti dall’associazione A Ruota Libera di Luca Trapanese, a cui il Pio Monte ha messo a disposizione l’immobile”. “Inoltre, – spiega Fabrizia Paternò – c’è la casa famiglia e un asilo a Casamicciola, ad Ischia, i quali sono già attivi e diretta emanazione del Pio Monte. Cerchiamo di sostenere, e portare avanti, progetti in cui l’aiuto ai bambini ha un ruolo centrale, cerchiamo di combattere la povertà educativa”.

Avete molto a cuore le problematiche che vedono impegnato il Terzo Settore

Pasca: “Dove ci è possibile sosteniamo direttamente i progetti, come nel caso dell’asilo a Casamicciola, in altri casi sposiamo iniziative a noi congeniali di organizzazioni del Terzo Settore”.

Perché il Pio Monte ha deciso di partecipare al progetto Arteteca?

Pasca: “Perché il progetto Arteteca è congeniale alla nostra ‘politica’ di aiuto verso i bambini in povertà educativa”. “Sostanzialmente è in linea con le nostre attività istituzionali – continua Fabrizia Paternò – noi nasciamo come opera di beneficenza e quindi apriamo alla possibilità di combattere la povertà educativa attraverso l’arte. Tutti i contributi economici che noi eroghiamo, e gli immobili che mettiamo a disposizione, vengono dal nostro patrimonio artistico. Le due cose sono collegate e quindi in linea con la nostra strategia”.

Quanto è importante coinvolgere la popolazione in questo progetto?

Pasca: “E’ fondamentale. Stabilire un rapporto di fiducia con gli abitanti del quartiere – siamo ai Tribunali, nel cuore di Napoli –  è importantissimo, ma questo non soltanto per quanto riguarda il progetto Arteteca, ma in generale”. “Difatti – continua la dottoressa Paternò – il 26 giugno ci sarà la “Festa della Rete”, dove abbiamo invitato diverse associazioni che fanno capo al Pio Monte ed agenzie educative del quartiere San Lorenzo. Ad esempio, alla scuola “Ristori” di Forcella abbiamo chiesto di venire qui da noi e svolgere un laboratorio, dove il tema centrale sarà Caravaggio”.

Barone Pasca, come interpreta la doppia funzione del Pio Monte? Impegno culturale e sociale possono coesistere?

“Certo, noi ne siamo l’esempio. Il lavoro svolto dal Pio Monte evidenzia quanto l’arte è utile al sociale. Noi valorizziamo il nostro patrimonio artistico in modo tale da poter realizzare, da un lato, opere di beneficenza, e dall’altro investire nell’attività culturale. Connubio utile per la formazione dei bambini poiché l’arte è cultura e fa crescere. La scuola italiana, però, dimostra poca sensibilità verso la rilevanza pedagogica dell’arte per i più giovani.  A noi manca la “scuola viva”, i ragazzi di oggi hanno un approccio allo studio dell’arte che è prettamente riservato a quello che si impara sui libri”. A ribadire il concetto è la dottoressa Paternò: “Incredibilmente, in una città che è arte e bellezza allo stato puro, la sensibilità verso l’arte è assopita rispetto alle altre città. Bisognerebbe creare nei ragazzi un approccio diverso all’arte, mostrarla e non solo studiarla.

Prossimi sviluppi e progetti futuri del Pio Monte della Misericordia

Paternò: “A breve partirà un progetto: “Arti e Orti”. Noi, come Pio Monte, abbiamo messo a disposizione un giardino in un palazzo di nostra proprietà a Portici, dove un’associazione composta ad hoc, insegnerà a dei ragazzi, con disabilità più o meno gravi, qualcuno anche in spettro autistico, attività relative alla coltivazione. Quello che verrà coltivato, poi, verrà venduto nei mercatini e con consegne a domicilio. Il tutto coadiuvato da Le Nuvole, che inserirà durante il percorso aspetti teatrali e culturali”, e da La Scintilla onlus, che lavora con persone diversamente abili proprio qui, nel Pio Monte della Misericordia.

 

 

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