Percorsi individualizzati contro la dispersione scolastica

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Non c’è una sola strada per crescere. Alcuni ragazzi hanno la propria. E una comunità pronta ad accompagnarli. Questi sono i percorsi individualizzati per contrastare l’abbandono scolastico

 

Nessuna meta è troppo difficile da raggiungere. A volte, bisogna solo capire qual è il punto di partenza e trovare il percorso giusto. La strada più adatta per superare quegli ostacoli che ci fanno credere che un obiettivo, o un diritto, ci sia precluso.

Useremo nomi di fantasia, ma vogliamo raccontarvi l’incontro con i primi due ragazzi con i quali abbiamo iniziato un percorso individualizzato.

Percorsi individualizzati

 

Le strade di Max e Rino. I primi percorsi al fianco #AltaFrequenza

Max e Rino sono tra quei ragazzi che hanno trovato degli ostacoli lungo il proprio cammino scolastico. Rischiano di perdere l’opportunità di formarsi e di scegliere con consapevolezza il proprio futuro. Hanno paura di fermarsi e di emarginarsi da un sistema che sembra imporre a tutti gli stessi risultati ma senza valutare gli sforzi e tener conto delle particolarità di ognuno. Come se tutti i ragazzi partissero dal medesimo punto di partenza e incontrassero le stesse condizioni e le stesse difficoltà sul proprio cammino.
Ma Max e Rino hanno trovato anche persone che vogliono affrontare una nuova strada con loro, come gli operatori dei CAG di #AltaFrequenza e i servizi territoriali che hanno riconosciuto il loro bisogno.

 

Scoprire le proprie passioni – Max

Percorso individuale di M
Max

Max sa di avere un “carattere bastardo“. Così si definisce. Ma forse, semplicemente, teme di esserlo o si presenta in questo modo in un mondo in cui bisogna avere la pelle dura. Magari, se ne compiace anche un po’. Ma chissà cosa gli bolle veramente dentro.
Ha 15 anni e tanta strada da fare per conoscersi, apprezzarsi e far crescere dentro e fuori di lui quei pregi e quelle abilità che già oggi gli fanno dire “io ho sempre piaciuto a tutti”.

Gli abbiamo chiesto quale sia la sua passione: la deve ancora scoprire. Sicuramente non è un ragazzo senza passioni. Molto probabilmente, si aspetta che la sua vita gli riservi esperienze molto più stimolanti e soddisfacenti di quelle che ha incontrato fino ad ora. Oppure, aspetta di scoprirsi “bravo” in qualcosa che lo appassioni.
Ha 15 anni e, come tante persone anche più mature di lui, ancora non sa in cosa è “bravo”. Molti non lo scoprono mai. Con Max non vogliamo buttare questa possibilità. Vogliamo trovare un percorso che lo valorizzi.

L’obiettivo di Max è superare la terza media. Lo stesso obiettivo di Rino.

 

Le potenzialità di Rino

Percorso individuale di R
Rino

Rino ha un “carattere sensibile“. Così si definisce. Una caratteristica che fa capire, in una sola parola, molte delle qualità e alcuni degli svantaggi che un adolescente può incontrare. A scuola, in strada, quando si pratica uno sport, quando si inizia qualcosa di nuovo, quando si continua qualcosa che non dà più motivazione. Rino si definisce anche “sovrappeso simpatico”.
Ha 14 anni e pregi che possono rivelarsi potenzialità. In ogni caso, “nun t’allargà” con lui. Ti risponderebbe proprio così.

Ha la passione per i motori e la meccanica delle auto. Troppo presto per sapere se diventerà il suo hobby o il lavoro che gli darà da vivere. Deve essere troppo presto per saperlo. C’è ancora tanto altro da sapere ora. Ha ancora tanto da scoprire sul mondo e su se stesso.
Ha 14 anni, per il momento lo aiutiamo a prendere il diploma di terza media. È in grado di fare questo e molto altro.

 

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Percorsi individualizzati: la propria strada con una comunità al proprio fianco

Come Max e Rino, tanti altri ragazzi a Roma temono di dover lasciare la scuola perché partono da condizioni di difficoltà che li conducono davanti ad un ostacolo apparentemente troppo grande. Un muro, oltre il quale non vedranno mai un diploma. Un fosso, dentro il quale cadere nei problemi di un’età o di una periferia difficile.

Ma il problema è nel punto di partenza. Nelle difficoltà di ragazzi e ragazze, che possono essere di ordine personale, sociale, familiare, economico. Il problema non sono i ragazzi. Nessuna meta è troppo difficile da raggiungere per loro. Soprattutto il completamento degli studi. La conquista di una formazione che, da adulto, permetterà di superare anche altri ostacoli.

Per questo, stiamo tracciando 45 strade diverse per 45 adolescenti di Roma. Ogni strada, unica e originale, nascerà per superare gli ostacoli di ognuno degli studenti in difficoltà che i poli territoriali identificano nei Municipi VII, IX e XI di Roma.

 

Come funzionano i percorsi individualizzati?

In ognuno dei 3 territori municipali in cui si svolge il progetto stiamo identificando 15 ragazzi a rischio dispersione scolastica. Centri di aggregazione, scuole, servizi sociali e il Dipartimento di Giustizia Minorile costituiscono i componenti del Tavolo di segnalazione che, nel polo educativo del Municipio di riferimento, riconoscono i possibili beneficiari del percorso e ne valutano i progressi durante lo svolgimento.

Ogni ragazzo avrà un Piano individualizzato. Un documento nel quale sarà tracciato un percorso tutto suo, costruito in base alle proprie specifiche particolarità ed esigenze. Una strada in cui sarà accompagnato per arrivare al raggiungimento dei propri obiettivi.

Il Piano nascerà dall’esperienza dei partner di #AltaFrequenza, ma anche dal coinvolgimento delle famiglie stesse. Si parla, infatti, di coeducazione. Il minore, la sua famiglia e l’intera comunità educante devono uscire rafforzate da ogni singolo cammino.

Il percorso può prevedere diverse azioni: sostengo allo studio, orientamento nelle scelte riguardanti il futuro scolastico o lavorativo, tutoring, consulenza individuale e di gruppo, corsi di italiano, tirocini, borse lavoro e accompagnamento alla socializzazione con i coetanei.
Il Piano individualizzato esplicita i suoi obiettivi e un cronoprogramma. Ma avrà anche la flessibilità necessaria per permettere variazioni, cambiamenti di direzione, in alcuni momenti intermedi del cammino in cui ci si fermerà per valutare la strada fatta.

 

Facciamo un Patto: gli obiettivi raggiunti vanno premiati

La motivazione è il carburante che ci dà la spinta nei lunghi cammini. Ed un premio dà forma ad obiettivi che rischiano di essere astratti.
I percorsi individualizzati prevedono anche dei premi. Non è solo giusto premiare il raggiungimento degli obiettivi intermedi, ma anche motivante. Pensiamo a dei benefit che possano aiutare la famiglia (ad esempio servizi per la genitorialità) e dare all’adolescente preso in carico una possibilità ulteriore di vivere quelle esperienze dalle quali, per motivi economici e non, si è sempre sentito escluso. Un concerto, un festival, una mostra, un evento nella città di Roma che possa gratificarlo e contribuire a formare la sua identità culturale.

 

Il contesto dell’intervento

In contesti difficili ogni cambiamento può mutare un equilibrio. Un equilibrio fragile, come quello di ragazze/i che provano a tenere il passo dei programmi scolastici, nonostante le proprie difficoltà. Difficoltà con la lingua italiana. Difficoltà nel concentrare l’attenzione su una singola cosa da fare. Difficoltà familiari ed economiche.

In questi contesti abbiamo puntato sull’aiuto e sulla motivazione che può offrire una comunità di coetanei e adulti, come i Centri di Aggregazione Giovanile. Un ambiente pronto ad accompagnarti e a darti supporto, nuovi stimoli e nuove passioni. Questo è l’equilibro che cerchiamo di creare nei Poli Educativi Territoriali nati in 3 Municipi di Roma (VII, IX e XI) dalla collaborazione tra CAG e scuole.
A volte, come durante l’emergenza sanitaria, tutto si complica a causa di distanza, lontananza, chiusura, isolamento. Grandi alleati della dispersione scolastica.

Questo è il contesto degli adolescenti (11-17 anni) che seguiamo nei 45 percorsi individualizzati che #AltaFrequenza sta tracciando e realizzando nell’arco di 3 anni. Tutti diversi l’uno dall’altro, ma con una meta all’orizzonte: l’esame.

Per conoscere le loro storie leggi anche » Gli utlimi passi verso gli esami

 

Max e Rino sono i primi due ragazzi che inizieranno dei percorsi individualizzati. Al loro fianco c’è B-Side, il centro di aggregazione della Cooperativa Diversamente. Proviamo a intraprendere insieme a loro, ad altri 43 ragazzi e alle rispettive famiglie, un cammino verso un futuro che non sarà minato dalla povertà educativa.

 

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