Diluvio… di formaggio e birra; made in Valcamonica
di Nuovi Orizzonti
Prima tappa il caseificio CISSVA di Capo di Ponte in Valcamonica. Dove, trasformati in Puffi da cuffiette, camici e copri-scarpe, si sono addentrati nel processo di trasformazione del latte camuno in formaggio, burro e altri surrogati. La giornata non è delle migliori, si preannuncia acqua a catinelle, tuoni, fulmini e lampi. Il caseificio offre riparo, ma ancora per poco.
Finita la prima visita il gruppo viene diviso in due. Un disponibilissimo autista ne accompagna una parte al birrificio artigianale Balanders di Sellero, l’altra parte alle ex fornaci da calce oggi Centro 3T, sede della nostra associazione. Nel primo visitano l’impianto mentre nel secondo (stereoscopi alla mano) sperimentano i propri occhi. Cercando di comprendere come un fossile (preistorica barriera corallina), possa diventare un esplosivo e poi un fertilizzante.
Eccoci rotolati veloci alla tarda mattinata, quando dal birrificio, gli intrepidi affrontano il diluvio universale per raggiungere le fornaci e i secondi il birrificio. La filiera della birra coinvolge la coltura dell’orzo, la trasformazione in malto, il luppolo, le effervescenti vitalità dei lieviti e molti altri ingredienti locali. Per produrre birre speciali come quelle alle castagne. Un piccolo impianto della Valcamonica, si confronta con le problematiche della sostenibilità economica, la costruzione di un sistema di distribuzione e molti altri aspetti di un’avventura imprenditoriale coraggiosa: forza! I ragazzi sono stati molto partecipativi e dopo la degustazione, anche molto meno inibiti.
Il pranzo a base di panini confezionati da CISSVA trova presto smaltimento nell’ultima epica tappa: la Vasca SEB.
Perchè epica? Perché bisogna raggiungerla attraverso una vecchia mulattiera! Qui hanno visitato il nostro piccolo centro di orto terapia. Che quest’anno è ancora in preda agli umori di un inverno poco cavaliere e che tiene fuori dalla porta una troppo timida primavera. Ma soprattutto i resti di un tassello importante dell’industrializzazione della Valle: l’industria idroelettrica. Alla quale si è aggiunta una vista mozzafiato sui terrazzamenti che gli sono sopravvissuti.
Divertiti e provati ci siamo salutati alle 16 del pomeriggio.
Da ripetere!
Associazione PIR Post Industriale Ruralità
#terracheincanta
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