Chieti, alla scoperta dell’antica Teate Marrucinorum

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Si conclude con la scoperta dell’antica Teate Marrucinorum il percorso artistico-culturale degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Luigi di Savoia di Chieti, diretto dalla Dirigente scolastica Prof.ssa Anna Maria Giusti

L’iniziativa rientra nelle attività dei voucher culturali “Nutrire la mente” del progetto T.E.R.R.A., Talenti Empowerment Risorse Reti per gli Adolescenti, selezionato da Impresa Sociale CON I BAMBINI,nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con la collaborazione tra l’Associazione Artemind, l’Associazione Oltremuseo e l’Istituto di Istruzione Superiore Luigi di Savoia.

La visita si è svolta giovedì 26 maggio e ha coinvolto la classe 3CHC con la presenza di alcuni alunni della 2CHC, accompagnati dai docenti Angela Rossi, di italiano e storia, e Donatella Pizzica, di religione.

Chieti in epoca preromana era denominata Teate, antico centro dei Marrucini, popolazione italica di origine illirica, che nel tempo si fuse con una popolazione autoctona residente in loco già dal Neolitico e che subì l’influenza umbro-osca. Popolo di guerrieri, i Marrucini si difesero strenuamente per evitare il processo di romanizzazione, subendo in seguito la conquista e la sottomissione a Roma. Le principali attività economiche erano l’agricoltura, l’allevamento e la pesca. Il loro centro più importante fu appunto Teate, l’attuale Chieti. La città fu alleata dei Romani nella II Guerra Punica e loro avversaria durante la Guerra Sociale del 90 – 89 a.C., quando aderì alla Lega Italica di Corfinium.

In seguito Chieti diventò colonia romana e di questo periodo rimangono tre tempietti risalenti al I secolo d.C., i resti del teatro e le terme. Secondo la leggenda la città fu fondata nel 1181 a.C. dall’eroe Achille, che la chiamò Teate in onore di sua madre Teti. L’eroe omerico è rappresentato nello stemma del comune su un cavallo rampante, mentre regge una lancia e uno scudo su cui è raffigurata una croce bianca su un campo rosso con quattro chiavi, che rappresentano le quattro porte d’ingresso della Chieti medievale (Porta Sant’Anna, Porta Santa Maria, Porta Napoli e Porta Pescara). Tra il I e il II sec.d.C. furono edificati il Teatro, l’Anfiteatro, i Tempietti e le Terme che, insieme a grandi strutture ipogee, costituiscono i resti monumentali ancora visibili della famosa e grande Teate Marrucinorum, incardinata all’attraversamento urbano della via Valeria Claudia.

 

Chieti visita guidata Teate

 

Prima tappa sono stati appunto i Tempietti romani, che in epoca medioevale divennero una Chiesa dedicata a San Pietro e Paolo. Si è poi passati ad osservare quello che resta dell’antico Teatro romano, rivolto verso la Maiella, la montagna sacra per gli abruzzesi. Successivamente sosta davanti all’Anfiteatro nella parte più alta della Città, detta La Civitella, edificato nel I sec. d.C. ai piedi dell’Acropoli, destinato ai giochi dei gladiatori, per poi dirigersi alle Terme romane, un impianto pubblico di epoca romana del II sec. d.C. ben strutturato con ambienti per i bagni tiepidi e caldi.

Questa visita guidata è stata un’occasione preziosa per i tanti alunni pendolari, che frequentano l’Istituto Luigi di Savoia, di conoscere l’antichità presente nella città di Chieti, memoria per le nuove generazioni grazie soprattutto alle spiegazioni dell’archeologa Mariangela Terrenzio, specialista della disciplina.

 

A cura di 

Angela Rossi

Docente di lettere e Presidente dell’Associazione Artemind

 

??Photoslide della visita guidata all’antica Teate Marrucinorum degli alunni dell’Istituto di Istruzione Superiore Luigi di Savoia di Chieti.??

 

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