Idroponica: orto-terapia e lana al Mantegna di Brescia

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Orticoltura e idroponica fuori suolo a Brescia, con gli studenti reinventiamo filiere domestiche agroalimentari, per una T.E.R.R.A. che incanta. 

La nostra associazione P.I.R. “Post Industriale Ruralità”, lavora in una “terra di mezzo” nella quale s’incontrano un passato rurale montano, i reperti lasciati dalla prima industrializzazione della Lombardia e le sperimentazioni di nuovi linguaggi, nuovi modi di percepire e rielaborare il mondo che ci circonda, attraverso l’arte contemporanea.

Il progetto che forse più di tutti ha saputo integrare tutte queste istanze è stata la creazione dei progetti di coltivazione in lana indoor e outdoor. Questi coniugano esperienze percettive e nuove concezioni dello spazio domestico e scolastico. E ancora: la tradizione ovina montana, l’idroponica, l’orticoltura e orto terapia guardando con attenzione alla qualità del prodotto orticolo.

In questa terra di mezzo si è inserito l’Ist. Mantegna di Brescia, con il quale negli anni scorsi abbiamo affrontato percorsi sperimentali di orto terapia in lana ( www.coltivareinlana.it) e momenti d’arte contemporanea. Oggi a dare continuità a un percorso di orticoltura fuori suolo, ha un significato profondo per noi. Siamo certi che sarà così, anche per gli studenti con i quali collaboreremo.

 

Poter coltivare in autonomia insalate, erbe aromatiche e ortaggi, per dei giovani chef è importante, soprattutto in una delle città più inquinate d’Italia. L’idroponica urbana ha un futuro davanti a sé con il quale loro possono crescere. Anche se non proprio da pionieri, certamente saranno fra i primi a saperla praticare. Inoltre aprire questa attività a tutti gli studenti dimostra a chi ha fatto parte di un percorso terapeutico la validità intrinseca di quanto ha realizzato. Ci siamo resi conto che non ne aveva “bisogno” solo lui/lei ma è utile a tutti. E che il prodotto seminato dagli uni, sarà ugualmente valido al prodotto degli altri. Avviando così un importante e trasversale processo di inclusione. In ultimo, ma non per importanza va detto che le strutture dell’orto idroponico sono in legno, autoprodotte e impiegano, oltre alla classica argilla espansa, lana di pecora. Cosi facendo si riallaccia un rapporto con una filiera vicina geograficamente (la Valcamonica dista poche decine di chilometri dalla città), ma lontana culturalmente. Ovvero la ruralità.

Crediamo e speriamo che sia solo l’inizio della storia di questo impianto e di una pratica di coltivazione che presso il Mantegna, possa durare nel tempo. Sperando che possa appassionare un gruppo sempre crescente di studenti. Per ora l’entusiasmo sembra davvero contagioso. Nei primi incontri abbiamo presentato il progetto per raccogliere le adesioni e da gennaio è partito il lavoro di realizzazione vero e proprio. Abbiamo costruito il semenzaio idroponico e seminato le colture scelte dalle cucine: alcune varietà di basilico (basilico viola, a foglia larga, normale e basilico limone), crescione, alcune varietà di prezzemolo (gigante, riccio e normale), peperoncino e calendula.
Con gli studenti abbiamo assemblato l’impianto, creato il sostrato di germinazione e montato lampada e timer. Ora attendiamo i germogli… e c’è sempre un po’ di trepidazione quando una nuova vita, per quanto piccola e fragile, deve vedere la luce.
La luce … rosa … del nostro impianto!

Vi terremo aggiornati, a presto.

F.C. – P.I.R. Post Industriale Ruralità
Brescia #terracheincanta

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