Scongiurato l’alto rischio di dispersione scolastica
di Centro Alfredo Rampi Onlus
L’ente valutatore esterno Human Foundation si sta occupando di elaborare statisticamente i dati raccolti presso il campione intero di studenti coinvolti nel Progetto Stelle di Periferie. Si tratta sia del gruppo che ha beneficiato degli interventi messi in campo dal progetto, sia del cosiddetto gruppo di controllo, classi simili che non hanno però preso parte alle attività.
In attesa del report finale che, sulla base di questi dati, darà indicazioni sull’impatto generale del progetto condividiamo l’esito del lavoro svolto sul sottogruppo degli studenti ad alto rischio di abbandono scolastico.
Il sottogruppo dei ragazzi ad alto rischio di dispersione scolastica
Si tratta di un sottogruppo che ha raggiunto, considerate tutte le scuole, le 90 unità. Individuati tramite la nostra Scheda di Valutazione Multifattoriale sono stati seguiti con assiduità durante i 30 mesi di progetto. Sono stati i destinatari delle attività di supporto allo studio e di aggregazione svoltesi presso le scuole nel pomeriggio, presso i Centri di Aggregazione Scolastica.
Il miglioramento del rendimento scolastico degli studenti del sotto-gruppo ad alto rischio testimonia l’ottimo esito del lavoro pomeridiano svolto nei C.A.S.. Alcuni studenti, tra l’altro, appartenevano a classi non coinvolte dal progetto.
Questa esperienza ha usufruito di un modello di intervento chiamato “setting psicodinamico multiplo con il gruppo”. È stato messo a punto dagli psicologi del Centro Alfredo Rampi e sperimentato per anni nel Centro di Aggregazione Giovanile di via Irpinia. Nel piccolo gruppo di pari l’adolescente può condividere la fatica di studiare (e di crescere!) ed entrare in un confronto con l’altro. L’operatore (adulto), in quella dimensione, affianca il gruppo. E al tempo stesso attribuisce significati, propone riflessioni, incarna valori.
Questo sottogruppo è stato seguito in modo ravvicinato, anche a pandemia iniziata nelle attività spostatisi online. Educatori e psicologi dei CAS, insomma, hanno continuato ad esserci. E nessuno dei 90 ragazzi a rischio si è disperso durante la pandemia.
Possiamo dire, dunque, che Stelle di Periferie li abbia protetti dall’alienante condizione di sospensione che ha turbato moltissimi altri ragazze e ragazzi. Il progetto ha, invece, mantenuto viva la presenza di una scuola in grado di accompagnarli e accoglierli, anche a distanza.
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