Sicurezza = Responsabili verso sè, gli altri e l’ambiente
di Centro Alfredo Rampi Onlus
Come parlare con ragazze e ragazzi adolescenti di rischio e di sicurezza?
È importante che anche i più giovani siano consapevoli dei rischi ambientali al fine di aumentare le loro competenze di autonomia, autoprotezione, responsabilizzazione, controllo.
Secondo gli esperti del Centro Alfredo Rampi un sano approccio al concetto di rischio non va fondato sul terrore. Bisogna invece fare comprendere e acquisire le competenze e gli strumenti necessari a evitare e/o gestire i pericoli, dopo averne preso consapevolezza.
Una cultura della sicurezza
Il Centro Alfredo Rampi è specializzato in Psicopedagogia del Rischio Ambientale e nella prevenzione e gestione delle emergenze. Porta quindi questo know-how all’interno del progetto Stelle di Periferie. Una delle attività sul tema è quella dei “Laboratori di Conoscenza e Mappatura dei Rischi”.
In questi Laboratori si educa al rischio, non attraverso nozioni ma utilizzando metodologie attive stimolanti: brainstorming, lavori di gruppo, simulazioni, uscite nel quartiere. Gli operatori equipaggiano ragazze e ragazzi con strumenti utili per vivere in autonomia situazioni che possono comportare rischi: per decifrare, ad esempio, la segnaletica stradale e muoversi in sicurezza…
Ma, soprattutto, i nostri esperti di psicopedagogia del rischio ambientale accompagnano ragazze e ragazzi a sviluppare una mentalità della prevenzione, un atteggiamento profondo nei confronti del rischio. Un ulteriore prezioso lavoro è quello sulla presa di coscienza delle motivazioni che possono spingere a correre rischi inutili.
Sicurezza culturale, sociale, esistenziale
I valori di riferimento sono il rispetto della vita, dell’ambiente, degli altri, dell’incolumità del proprio corpo, della legalità, necessari per garantire la sopravvivenza individuale e la convivenza civile.
I Laboratori nelle scuole del progetto Stelle di Periferie sono iniziati il primo marzo. In pole position c’è l’IC Viale Venezia Giulia, in cui le quattro tappe del Laboratorio sono previste a distanza molto ravvicinata. Già si sono svolte le prime due fasi.
In un primo incontro in aula di 2 ore, classi e operatori si sono conosciuti e hanno ragionato, attraverso vari spunti, di rischi ambientali, stradali, ecc.. Hanno esplorato come questi rischi sono vissuti dai ragazzi, a livello individuale e di gruppo. Si sono confrontati su cosa, loro stessi, possono fare per prevenirli, evitarli, affrontarli, superarli.
Nel secondo incontro sono usciti, con il Ludobus del Centro Alfredo Rampi, nel quartiere della scuola, per guardarlo alla luce delle riflessioni elaborate e delle nuove competenze acquisite. L’obiettivo è conoscere ambienti e situazioni più approfonditamente, “mapparli” e individuarne risorse e rischi. Studentesse e studenti di ciascuna classe esplorano insieme, divisi in piccoli gruppi. Il traguardo che gli si propone è quello di elaborare progetti che evidenzino le carenze del proprio territorio e propongano idee per renderlo più sicuro.
A questa seconda tappa sono arrivati i ragazzi dell’IC Viale Venezia Giulia, delle cui attività condividiamo qualche foto. Nei prossimi post gli step successivi!
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