Non solo circolari, il contributo della mediazione linguistica e cultuale nella comunicazione con le famiglie

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La didattica a distanza è stata un terreno di sperimentazione per gli attori dei processi educativi e di istruzione. Molti i problemi da affrontare ma anche una grande opportunità per rivedere le regole della comunicazione. I collegamenti, attraverso i propri device, hanno cambiato tempi e modi delle interazioni tra personale scolastico e famiglie. Ognuno, pur nel distanziamento fisico, ha aperto virtualmente le porte della propria abitazione e reso meno asettico il confronto tra gli interlocutori.

La pandemia ha portato con sé anche un gran numero di comunicazioni scritte per informare le famiglie delle disposizioni in atto. Nelle scuole e nei servizi educativi per la prima infanzia è risultato di particolare utilità il contributo della mediazione linguistica e culturale per facilitare la partecipazione responsabile alla vita di comunità delle famiglie provenienti da altri paesi.

Con la ripartenza a settembre una comunicazione semplice come giustificare un’assenza ha reso necessario districarsi tra numerosi moduli. La traduzione di questa modulistica in 10 lingue è stata condotta dai Mediatori Educativi della Cooperativa Saba, partner del progetto. La documentazione plurilingue è stata messa a disposizione degli istituti scolastici e dei servizi educativi per l’infanzia e assicurato laddove necessario un intervento di mediazione per favorire la comprensione dei documenti e delle procedure.

Un contributo concreto per rendere più amichevole l’interazione tra scuola e famiglia.

Sono disponibili le traduzioni dei moduli nelle seguenti lingue:

Albanese

Arabo

Bengalese

Cinese

Francese

Inglese

Portoghese

Rumeno

Spagnolo

Wolof

 

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