Progetto Respiro: un modello di intervento che funziona

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Nella splendida cornice del Lazzaretto di Cagliari nel Borgo di Sant’Elia si è svolta, venerdì 24 e sabato 25 maggio, la Cabina di Regia del Progetto Respiro. Rappresentanti di tutti gli enti partners di progetto si sono ritrovati per confrontarsi sull’andamento delle attività, i risultati raggiunti e le difficoltà incontrate.

Sono stati due giorni intensi, carichi di lavoro e di emozione, per questo progetto che impegna sempre di più nella cura e protezione degli orfani 13 enti in 6 regioni.
Il confronto è stato animato e produttivo di idee e di approfondimenti, dall’intervento in emergenza, alla presa in carico e al ritorno alla normalità delle piccole vittime invisibili di femminicidi e crimini domestici.

Sostiene Fedele Salvatore, coordinatore nazionale del progetto Respiro, al termine dei due giorni di lavoro: “Questo intenso incontro ha confermato la straordinaria ricchezza e “polivalenza” del progetto: incontriamo e accompagniamo quotidianamente con competenza e professionalità decine e decine di diverse storie personali e familiari. Il modello di intervento e di presa in carico Re.S.P.I.R.O. funziona: cominciamo ad avere evidenze in proposito e cominciamo a raccogliere fattori generativi per il futuro sia prossimo che più a lungo termine” E aggiunge: “Appare chiaro che il valore aggiunto del progetto è la straordinaria sinergia relazionale e professionale che si è costruita e si va ancora costruendo tra tutti gli operatori”.

Foto: Sabina Murru

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