Anche la Sardegna si mobilita per gli orfani di femminicidio

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Un altro importante passo è stato fatto per aiutare i bambini e le bambine orfani di crimini domestici.
Il 14 ottobre la città di Quartu Sant’Elena alla presenza del Sindaco Graziano Milia, dell’Assessore alle Politiche Sociali Marco Camboni e della Dirigente dei Servizi Sociali Lorena Cordeddu, ha siglato il Protocollo d’Intesa per la collaborazione interistituzionale a favore degli Orfani speciali.
Il protocollo firmato ufficialmente fra il Comune di Quartu, la Cooperativa Sociale Irene 95, capofila del progetto Respiro e i partners territoriali  CIPM Sardegna e Koinos cooperativa, è un altro importante tassello delle attività del progetto in Sardegna.

I referenti territoriali dispongono di una fitta rete di professionalità al proprio interno in grado di gestire la presa in carico di minori orfani nella fase di emergenza e per tutte le fasi successive che comprendono l’insorgere di specifiche esigenze educative, di sostegno, di reinserimento e di tutela .

Il progetto Respiro andrà ad operare nel territorio anche fornendo un sostegno alle famiglie affidatarie, con consulenze mirate nella fase di affido, accompagnamento alla funzione educativa, gruppi di supporto e auto-aiuto, o con percorsi terapeutici individuali o di gruppo a seconda delle esigenze individuate. E’ prevista inoltre una formazione specifica, mirata e continua per operatori dei servizi socio-sanitari del territorio, per il personale dei centri anti-violenza e per gli altri professionisti (forze dell’ordine, personale del Tribunale ordinario e del Tribunale per i Minori, legali, insegnanti, volontari delle associazioni) con specifico riferimento al funzionamento traumatico dei minori esposti a violenza domestica e alla successiva perdita di entrambe le figure genitoriali.

 

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